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Influenza aviaria in Piemonte: i risultati dei controlli negli allevamenti della zona

Da Gianluca Rini

Febbraio 08, 2025

Influenza aviaria in Piemonte: i risultati dei controlli negli allevamenti della zona

Dopo mesi particolarmente gravosi per gli allevatori piemontesi, è arrivato un nuovo motivo di allarme con il recente caso di influenza aviaria rilevato a Chivasso, in provincia di Torino. Per fortuna, gli ultimi controlli condotti nei luoghi di allevamento della zona sembrano confermare che la malattia non si sia diffusa in altre strutture, anche se rimane necessaria una stretta sorveglianza. Nei prossimi giorni, ulteriori esami e un incontro dedicato dell’Asl To4 chiariranno meglio la situazione.

Esiti positivi dai test

I risultati delle analisi condotte negli allevamenti vicini all’area colpita non hanno evidenziato la presenza del virus. Un dato che fa respirare gli operatori del settore, già messi a dura prova dal susseguirsi di emergenze sanitarie negli ultimi mesi.

Nonostante il segnale incoraggiante, i veterinari raccomandano prudenza: nelle prossime settimane proseguiranno controlli incrociati sugli animali, per garantire che non ci siano stati passaggi del patogeno altrove. Nel frattempo, le autorità sanitarie hanno invitato gli addetti ai lavori a mantenere rigorose le pratiche di biosicurezza, in modo da scongiurare nuovi rischi per ovini, bovini e pollame.

È tuttora in vigore il divieto di vendere polli e uova provenienti dagli allevamenti di Chivasso e dalle zone limitrofe, per un totale di 13 Comuni. Questa misura punta a bloccare eventuali ulteriori movimenti del virus, in attesa della conferma definitiva sulla sicurezza dei prodotti.

Come è nato l’allarme a Chivasso

L’allerta è scattata il 31 gennaio, dopo un aumento anomalo di mortalità fra i polli in uno specifico allevamento avicolo. Già il giorno successivo, le analisi hanno confermato i sospetti: si trattava di influenza aviaria.

In base alle regole sanitarie vigenti, i Servizi veterinari dell’Asl To4 hanno avviato ricerche su spostamenti di personale e mezzi. L’obiettivo era rintracciare l’origine del contagio e scongiurare eventuali ripercussioni su altre aziende agricole.

Intanto, gli operatori hanno potenziato la vigilanza in vari punti della filiera, imponendo regole severe su ingresso e uscita di animali e prodotti. Nella giornata di martedì prossimo, l’Asl To4 terrà un confronto con la stampa per valutare gli ultimi dati raccolti e valutare se i provvedimenti adottati abbiano bloccato definitivamente il pericolo.

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Gianluca Rini

Sono laureato in Comunicazione e Multimedia e in Scienze Turistiche, ho conseguito un Master in Giornalismo e Comunicazione. I miei interessi vanno dall'Italia e le realtà delle città del nostro Paese fino alla tecnologia e a tutto ciò che riguarda la cultura.

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