Mancano i medici a Torino: in calo le assunzioni, frena il mercato del lavoro
Da Gianluca Rini
Gennaio 12, 2025
La dinamica occupazionale registra una frenata significativa all’inizio del 2025, con una contrazione che agita imprese e lavoratori. In questo scenario, si evidenzia un fabbisogno di professionisti sanitari che risulta ostico da soddisfare. In Piemonte, per esempio, le aziende vorrebbero ingaggiare centinaia di medici, ma pochi sono disponibili. Su un totale di 360 richieste, al momento ne sono state soddisfatte solo 40. Questo panorama riflette un generale rallentamento, confermato dagli ultimi rilevamenti sugli ingressi nelle aziende locali.
L’indagine sul calo della disponibilità
Secondo l’analisi periodica realizzata da Unioncamere insieme alle istituzioni del lavoro, il Piemonte registra oltre 34mila contratti previsti nel solo mese di gennaio 2025, mentre la prospettiva supera 89mila se si includono i prossimi mesi fino a marzo. Il clima, però, non appare positivo, poiché si osserva un decremento che riguarda sia le stime mensili sia quelle trimestrali.
Gli esperti sottolineano un taglio di quasi 4mila opportunità rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con una variazione che supera il dieci per cento. Anche il quadro generale nazionale non appare incoraggiante: il taglio della domanda di personale si attesta su percentuali in diminuzione, sebbene in misura più contenuta, con una flessione moderata su scala mensile e trimestrale.
I dati si prestano a ulteriori confronti territoriali, ma il Piemonte sembra risentirne in modo più marcato. Le aziende segnalano una cauta pianificazione delle assunzioni, riflesso di una situazione di incertezza economica. Questo fattore, unito alla scarsa disponibilità di candidati specializzati, alimenta la difficoltà nel raggiungere gli obiettivi di reclutamento fissati per il nuovo anno.
I medici e gli altri profili professionali introvabili
Nella lista dei profili scarsamente reperibili, medici e specialisti della salute appaiono in testa. Le rilevazioni riferiscono che quasi il 90% dei 360 operatori sanitari richiesti in Piemonte non è facilmente individuabile. In particolare, sono stati coperti soltanto pochi posti su centinaia di necessità segnalate, rivelando uno squilibrio tra offerta e domanda che preoccupa le strutture ospedaliere e i datori di lavoro.
Difficili da intercettare, inoltre, tecnici con competenze specifiche, meccanici e operai addetti alle lavorazioni edili. Gli organismi di monitoraggio evidenziano che diverse posizioni di rifinitura o conduzione di macchinari pesanti rischiano di rimanere vuote. Numerose imprese faticano a trovare candidati adeguati.
La constatazione che molti contratti non vengano perfezionati, specialmente in ambito medico, denota un’emergenza che potrebbe pesare sull’offerta di servizi essenziali. Per far fronte a tale carenza, potrebbe rivelarsi utile un potenziamento delle strategie di orientamento professionale, insieme a una rivisitazione delle politiche di assunzione volte a rendere più appetibili le proposte lavorative.
Gianluca Rini
Sono laureato in Comunicazione e Multimedia e in Scienze Turistiche, ho conseguito un Master in Giornalismo e Comunicazione. I miei interessi vanno dall'Italia e le realtà delle città del nostro Paese fino alla tecnologia e a tutto ciò che riguarda la cultura.