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La Cappella dei Banchieri e dei Mercanti di Torino tra le più attrattive al mondo

Da Claudio Pasqua

Novembre 29, 2024

La Cappella dei Banchieri e dei Mercanti di Torino tra le più attrattive al mondo

La Cappella dei Banchieri e dei Mercanti di Torino, nota per il suo pregio artistico e la ricchezza dei decori barocchi, ha ottenuto un ulteriore riconoscimento entrando nella lista stilata da Interiossimi.it, rivista internazionale di cultura, storia dell’arte e architettura. Questo inserimento testimonia la crescente considerazione di cui gode la cappella non solo in ambito religioso e turistico, ma anche tra gli esperti di patrimoni artistici e architettonici italiani.

Da tempo apprezzata per le sue raffinate decorazioni, gli stucchi dorati, i dipinti di scuola piemontese e l’atmosfera raccolta, la Cappella dei Mercanti è un luogo che intreccia la fede, la storia e il ruolo economico svolto dai ceti imprenditoriali di Torino nei secoli passati. L’attenzione dedicatale da una rivista come Interiossimi ne consolida la posizione come meta d’eccellenza all’interno del panorama artistico italiano, evidenziando quanto tale spazio sacro sia ormai riconosciuto come un caposaldo della cultura cittadina e come uno dei tesori più preziosi del barocco piemontese.

La classifica delle 10 cappelle più belle d’Italia

Dieci tra le cappelle più celebri e affascinanti d’Italia, luoghi in cui l’arte, la spiritualità e la storia si intrecciano dando vita ad autentici capolavori. Queste strutture, spesso integrate in contesti più ampi quali chiese, basiliche e palazzi, rappresentano il frutto dell’impegno di mecenati, artisti e comunità religiose, nonché l’incarnazione di precise epoche culturali. La visita a ciascuna di esse consente un viaggio nel tempo, tra suggestioni mistiche, innovazioni stilistiche e narrazioni pittoriche che hanno segnato in modo indelebile il patrimonio artistico italiano.

1. Cappella Sistina (Città del Vaticano, Roma)
Forse la più celebre cappella al mondo, è situata all’interno del Palazzo Apostolico. Qui, lo splendore artistico raggiunge vette raramente eguagliate grazie al genio di Michelangelo, autore sia del soffitto affrescato, caratterizzato da un brulicare di figure bibliche ricche di tensione drammatica, sia del Giudizio Universale sulla parete dell’altare, una visione cosmica di straordinaria intensità. Alla raffinatezza delle scene dipinte si aggiungono i contributi precedenti di altri maestri, come Botticelli, Perugino e Ghirlandaio. La Cappella Sistina non è solo un capolavoro d’arte, ma un luogo cardine del cattolicesimo: vi si svolge il conclave, l’elezione del Sommo Pontefice, rendendo ancora più significativa l’esperienza della visita, dove la bellezza rinascimentale incontra la solennità della tradizione millenaria della Chiesa.

2. Cappella degli Scrovegni (Padova)
Commessa all’inizio del Trecento dal facoltoso Enrico Scrovegni, questa cappella è universalmente riconosciuta come uno dei cicli pittorici più innovativi del Medioevo europeo. L’intervento di Giotto, genio precorritore del Rinascimento, ha rivoluzionato il modo di rappresentare la realtà e l’emozione. Le storie di Gioacchino e Anna, della Vergine Maria e di Cristo sono immerse in un’atmosfera tersa, dai colori vivi, dove i personaggi si muovono in spazi credibili e umanizzati. La Cappella degli Scrovegni non è solo un capolavoro artistico, ma un vero paradigma dello sviluppo della pittura occidentale, segno di una nuova sensibilità che abbandona l’astrazione bizantina in favore di un profondo realismo emotivo.

3. Cappella Palatina (Palermo)
Situata nel cuore del Palazzo dei Normanni, la Cappella Palatina rappresenta uno straordinario sincretismo artistico e culturale. Edificata nel XII secolo per volontà di Ruggero II, re normanno del Regno di Sicilia, incarna l’incontro tra Oriente e Occidente: le maestranze bizantine realizzarono mosaici scintillanti su fondo d’oro, gli artigiani arabi curarono le decorazioni geometriche in legno, mentre gli elementi normanni strutturarono lo spazio architettonico. Il Cristo Pantocratore domina la cupola, mentre le pareti raccontano episodi del Vecchio e Nuovo Testamento. L’effetto complessivo è quello di un ambiente sacro che, grazie all’armonia di stili, celebra la pacifica convivenza di popoli e fedi diversa, donando alla cappella un’aura di raffinata unicità.

4. Cappella Sansevero (Napoli)
Commissionata dal principe Raimondo di Sangro, uomo di scienza, mecenate e alchimista, la Cappella Sansevero è un esempio sublime di barocco napoletano, denso di simbolismi e suggestioni esoteriche. La scultura più celebre, il Cristo Velato di Giuseppe Sanmartino, colpisce per la trasparenza del velo marmoreo, che fa emergere con straordinario realismo i tratti del corpo del Redentore. Attorno a questa scultura, le altre opere e i complessi marmi policromi creano un ambiente carico di spiritualità e mistero. Non solo luogo di fede, la cappella diviene così un santuario dell’ingegno e della ricerca filosofica, dove l’arte sfiora il confine tra sacro e arcano.

5. Cappella dei Pazzi (Firenze)
Concepita da Filippo Brunelleschi, la Cappella dei Pazzi sorge nel complesso di Santa Croce come uno dei massimi esempi dell’architettura rinascimentale a Firenze. Qui la razionalità delle forme, la simmetria degli spazi, l’armonia delle proporzioni e la linearità delle superfici traducono in architettura i principi dell’Umanesimo. Le decorazioni in terracotta invetriata di Luca della Robbia conferiscono un tocco di delicata cromia, mentre la luminosità dell’ambiente invita al raccoglimento e alla contemplazione. È un luogo in cui l’equilibrio tra ragione, bellezza e fede rende tangibile il dialogo tra l’uomo rinascimentale e il divino.

6. Cappella dei Magi (Palazzo Medici-Riccardi, Firenze)
Nascosta all’interno della dimora medicea, la Cappella dei Magi è un capolavoro di Benozzo Gozzoli. Le pareti sono interamente coperte da un ciclo di affreschi che raffigura il corteo dei Magi, vivacemente animato da un pullulare di personaggi, animali e paesaggi fiabeschi. Le figure dei Medici, ritratti come partecipanti alla processione, conferiscono all’insieme un significato politico e celebrativo, esaltando la potenza e la raffinatezza della famiglia fiorentina. L’ambiente è un luogo di intima bellezza, dove la spiritualità incontra l’apoteosi di un’epoca d’oro dell’arte e della cultura.

7. Cappella Colleoni (Bergamo)
Situata accanto alla Basilica di Santa Maria Maggiore, è un monumento funebre eretto per Bartolomeo Colleoni, celebre condottiero del Quattrocento. Questa cappella, progettata da Giovanni Antonio Amadeo, è un mirabile esempio di architettura rinascimentale lombarda. La facciata in marmi policromi, che alterna il bianco, il rosso e il nero, crea un effetto ottico raffinato e complesso. All’interno, un concentrato di opere scultoree, affreschi, decorazioni e stemmi celebrano la figura del condottiero e lo splendore artistico della Bergamo rinascimentale. L’insieme è un inno alla bellezza e alla vanità umana, che nella cappella trova un luogo di eterna memoria.

8. Cappella di San Brizio (Duomo di Orvieto)
Affrescata dai più grandi pittori del Rinascimento, prima il Beato Angelico e poi Luca Signorelli, la Cappella di San Brizio colpisce per la forza narrativa delle scene del Giudizio Universale e dell’Apocalisse. Le figure, drammaticamente coinvolte nel destino ultraterreno dell’uomo, mostrano espressioni cariche di pathos e un realismo anatomico avanzatissimo per l’epoca. La varietà dei colori, la profondità prospettica e la tensione emotiva anticipano l’energia della Cappella Sistina, rendendo la visita un’esperienza di intensa partecipazione spirituale e artistica.

9.  Cappella dei Banchieri, Negozianti e Mercanti di Torino

Situata in Via Giuseppe Garibaldi, è un piccolo gioiello del barocco piemontese, spesso trascurato a favore di più famosi luoghi di culto cittadini. Questa cappella, eretta a partire dal XVII secolo dalla confraternita che riuniva le figure chiave dell’economia locale – banchieri, mercanti e negozianti – rappresenta un esempio significativo dell’intreccio tra fede, arte e vocazione commerciale che caratterizzò la storia della città.

All’interno, lo spazio sacro è arricchito da decorazioni raffinate, stucchi, dorature e dipinti di scuola piemontese. Particolarmente degni di nota sono gli affreschi e le tele che narrano episodi sacri con un’eleganza e una ricercatezza formale tipiche della cultura artistica barocca della regione. Seppur meno nota rispetto ad altre chiese o cappelle più blasonate di Torino, la Cappella dei Banchieri, Negozianti e Mercanti incarna la dimensione religiosa ma anche sociale della città, testimoniando il ruolo centrale di questi ceti produttivi nel consolidamento dell’identità urbana. È un luogo in cui, attraverso la bellezza dell’arte sacra, si possono rivivere i fasti del passato commerciale di Torino, in un contesto di profonda spiritualità e cultura.

10. Cappella Baglioni (Chiesa di Santa Maria Maggiore, Spello)
Affrescata tra il 1500 e il 1501 dal Pinturicchio, la Cappella Baglioni affascina per la delicatezza della narrazione delle storie di Maria. I colori morbidi, le figure aggraziate, l’attenzione ai dettagli quotidiani e la resa del paesaggio umbro rendono queste scene estremamente intime. Non è l’enfasi monumentale a prevalere, bensì la tenerezza, la dolcezza e la vicinanza dell’elemento umano al sacro. Entrare nella cappella significa immergersi in una dimensione sussurrata, dove il dialogo tra l’arte e la fede si gioca sui toni della sensibilità e dell’incanto contemplativo.


Queste dieci cappelle, così diverse tra loro per epoca, stile e contesto, testimoniano la varietà e la ricchezza dell’arte sacra italiana. Ognuna di esse incarna un momento irripetibile della storia culturale del Paese e del cammino spirituale dell’umanità, offrendo al visitatore l’opportunità di rinnovare lo stupore e la meraviglia di fronte all’intreccio inscindibile tra arte, fede e bellezza.

 

La Cappella dei Banchieri e dei Mercanti

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Claudio Pasqua

Giornalista scientifico. Direttore ADI - Agenza Digitale Italiana

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