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Stop definitivo alla ruota panoramica: Torino blocca il progetto sui Giardini Ginzburg

Da Gianluca Rini

Dicembre 17, 2024

Stop definitivo alla ruota panoramica: Torino blocca il progetto sui Giardini Ginzburg

A Torino sfuma l’ipotesi di innalzare una ruota panoramica in un’area verde prossima al fiume. Una decisione maturata dopo una serie di valutazioni tecniche, politiche ed economiche, che chiude la porta a un’installazione di grande impatto visivo. L’idea di collocare l’attrazione ai Giardini Ginzburg, scenario che avrebbe dovuto accogliere visitatori nel periodo tra alcuni eventi sportivi internazionali e le festività natalizie, non ha superato i passaggi amministrativi richiesti. Le istituzioni cittadine, infatti, hanno preso atto di pareri negativi e iniziative contrarie, delineando uno scenario definitivo: il progetto non andrà avanti.

Le parole dell’amministrazione e gli esiti dell’istruttoria

In aula, l’assessore responsabile per gli eventi ha riferito che la fase di analisi si è conclusa verso la fine di novembre, lasciando l’idea della ruota ferma alla fase progettuale. Rispondendo alle richieste chiarificatrici sollevate da più consiglieri comunali, l’esponente della Giunta ha sottolineato come la conferenza dei servizi abbia espresso un parere sfavorevole riguardo alla localizzazione prospettata.

L’intervento di una società privata, The Wheel s.r.l., puntava a posizionare la struttura, alta e dotata di cabine panoramiche, per circa sei mesi nei pressi del Po. Questa soluzione, pur trovando per un momento l’approvazione della Soprintendenza, ha dovuto fare i conti con problematiche di varia natura.

Nonostante alcune spese già sostenute dal Comune per analizzare stabilità del suolo e compatibilità idraulica – circa 16.000 euro suddivisi tra studi geologici e verifiche tecniche – l’opera non prenderà forma. L’assenza delle necessarie condizioni ha indotto l’Amministrazione a respingere definitivamente la proposta.

Il dissenso popolare e l’impatto ambientale

Non mancano le voci di chi auspicava soluzioni più attente al contesto naturale. Alcuni gruppi ecologisti e rappresentanze politiche di minoranza hanno espresso forte perplessità sulla scelta del luogo destinato all’attrazione.

Nei mesi passati, si è registrato l’impegno di numerosi cittadini pronti a sostenere azioni di contrasto al progetto, con oltre seicento firme raccolte per chiedere lo spostamento della ruota in un altro punto del territorio urbano.

L’idea di erigere una struttura così ingombrante in una zona relativamente tranquilla e meno trafficata, soprattutto nella stagione più fredda, aveva suscitato reazioni tese a preservare l’ambiente circostante. Ora che il verdetto è arrivato, l’intenzione di trasformare il lungo Po in una vetrina panoramica si allontana definitivamente.

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Gianluca Rini

Sono laureato in Comunicazione e Multimedia e in Scienze Turistiche, ho conseguito un Master in Giornalismo e Comunicazione. I miei interessi vanno dall'Italia e le realtà delle città del nostro Paese fino alla tecnologia e a tutto ciò che riguarda la cultura.

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