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Assorbenti gratuiti per le donne al Politecnico

Da Claudio Pasqua

Novembre 04, 2024

Assorbenti gratuiti per le donne al Politecnico

Il Politecnico per le donne: assorbenti gratis, dopo i bagni gender neutral e sportello antiviolenza

Negli ultimi anni, il Politecnico ha adottato una serie di misure per creare un ambiente più inclusivo e supportivo per le donne e le persone di ogni genere, riconoscendo l’importanza di affrontare questioni che toccano la vita quotidiana e il benessere di tutta la comunità universitaria. Dopo l’introduzione dei bagni gender-neutral e l’apertura di uno sportello antiviolenza, l’ateneo fa un ulteriore passo avanti con l’offerta gratuita di assorbenti nelle proprie strutture.

L’iniziativa degli assorbenti gratuiti

L’introduzione di assorbenti gratuiti nelle università è un’iniziativa che si sta diffondendo sempre di più in Italia, seguendo un movimento globale per abbattere la cosiddetta “period poverty” (povertà mestruale). Questa misura è volta a garantire che tutte le persone abbiano accesso a prodotti sanitari di base senza alcun onere finanziario. I distributori, collocati in vari bagni dell’università, rappresentano un segnale concreto per abbattere un tabù sociale e riconoscere un bisogno fondamentale per chi vive il ciclo mestruale.

Il Politecnico, attraverso questa iniziativa, non solo rende accessibili prodotti sanitari essenziali, ma cerca di promuovere una maggiore consapevolezza sulle problematiche legate alle mestruazioni, un aspetto della salute femminile spesso sottovalutato o stigmatizzato.

Anche i bagni “gender neutral” sono realtà nel Politecnico di Torino. Poco più di un anno fa, a luglio 2022, l’ateneo si era impegnato per valutare la fattibilità, soprattutto strutturale, e da qualche giorno il primo bagno “genderless”, quindi senza distinzione di genere uomo-donna è realtà tra i corridoi dell’ateneo torinese. E non é l’unico: sono stati aperti vicino alle aule S e al bar.

A richiederlo, con una mozione che l’anno scorso fu approvata dal Senato Accademico, erano stati gli studenti del collettivo Alter.Polis parlando di «passo verso l’inclusione» e di «cambiamento di mentalità, lontana dalla logica del binarismo attualmente utilizzato nella gestione degli spazi sanitari pubblici e vicina ad una concezione più inclusiva e pragmatica», spiegano.

Lo sportello antiviolenza: un supporto concreto

Un altro tassello importante nel percorso verso una maggiore tutela dei diritti è stato l’apertura di uno sportello antiviolenza all’interno dell’università. Questo servizio è stato progettato per offrire supporto, assistenza e consulenza a chiunque sia vittima di violenza, in particolare quella di genere. Lo sportello ha ricevuto finora un ampio apprezzamento da parte della comunità studentesca, ed è diventato un punto di riferimento sicuro per coloro che si trovano in situazioni di vulnerabilità.

Lo sportello offre, inoltre, attività di sensibilizzazione e prevenzione, con incontri formativi e momenti di discussione che mirano a informare e responsabilizzare gli studenti sui temi della violenza e del rispetto delle differenze. Grazie al lavoro di esperti e volontari, è stato creato un ambiente dove gli studenti possono sentirsi ascoltati e sostenuti, senza paura di giudizi o stigmatizzazioni.

Assorbenti gratuiti: chi sono stati i primi in Europa e in Italia

La Scozia è divenuta la prima al mondo a fornire gratuitamente assorbenti alle donne. Si tratta dell’entrata in vigore della legge approvata all’unanimità dai parlamentari scozzesi nel novembre 2020 che vincola legalmente le autorità a fornire prodotti per il ciclo femminile gratuitamente a “chiunque ne abbia bisogno”.

In Italia è stata invece  l’Università di Padova ad introdurre, per la prima volta nel nostro Paese, la brillante decisione di distribuire assorbenti gratis negli spazi del proprio Ateneo. 

La notizia purtroppo in Italia non è in agenda politica. L’iniziativa è infatti ad oggi lasciata alle singole realtà. La bella notizia arriva in un contesto come quello italiano che vede l’Iva sui prodotti per l’igiene mestruale al 10%.
Questa decisione è stata presa anche sulla scia di alcune proteste nate su suolo italiano. Ad esempio:
  • alcuni istituti scolastici di Milano: da alcuni anni stanno protestando contro la tampon tax erichiedono con sempre più urgenza di avere assorbenti gratuiti nelle scuole;
  • Università Statale al il Liceo Linguistico Carlo Porta di Erba: chiedono parità per i sessi;
  • Liceo Artistico Umberto Boccioni: dotata di scatole di assorbenti di ogni forma e misura per chi ne abbia necessità. Questo grazie all’azione di un collettivo di 20 ragazzi. Questi, ottenuto il permesso dal preside, hannoraccolto soldi il per comprare gli assorbenti da mettere nei bagni. 
Dopo il successo della sperimentazione già avviata nel 2021 nei dipartimenti di Scienze Statistiche e Matematica, l’ateneo ha deciso di estendere l’iniziativa posizionando distributori di assorbenti igienici in ognuna delle 32 sedi dipartimentali. Per ritirare gli assorbenti basterà chiedere un gettone nelle portinerie delle sedi di dipartimento.
Inoltre a smuovere qualcosa non sono solo singole scuole o atenei, ma anche aziende.
Un’agenzia di marketing a San Lazzaro di Savena in provincia di Bologna ha deciso di rifornire gratuitamente gli assorbenti alle sue dipendenti. Il progetto in questione si chiama “Pari è meglio”. A lanciarlo è stata MEP, azienda di marketing e comunicazione composta da nove dipendenti, cinque collaboratori esterni e un fatturato di 270 mila euro nell’ultimo anno.

In breve

In Italia, l’accesso gratuito agli assorbenti è ancora limitato e frammentario, soprattutto se confrontato con iniziative più avanzate in altri Paesi. Ad esempio, la Scozia è stata la prima nazione al mondo a garantire la distribuzione gratuita di prodotti per l’igiene mestruale a tutte le donne, grazie al “Period Products (Free Provision) Bill” approvato nel 2020

Nel nostro Paese, alcune iniziative locali stanno cercando di colmare questa lacuna. La città di Nichelino, in provincia di Torino, ha avviato un progetto pionieristico installando distributori di assorbenti ecologici gratuiti in 35 scuole e uffici pubblici, beneficiando circa 800 persone tra studenti e personale.

Anche il Politecnico di Torino ha recentemente installato distributori automatici di assorbenti gratuiti in cotone organico in tutte le sue sedi torinesi, nell’ambito dell’iniziativa “Period Equity”.

A livello nazionale, sono stati compiuti alcuni passi avanti riguardo alla “tampon tax”. La Legge di Bilancio 2022 ha ridotto l’IVA sugli assorbenti dal 22% al 10%, e successivamente, nel 2023, l’aliquota è stata ulteriormente abbassata al 5%
Tuttavia, non esiste ancora una politica nazionale che preveda la distribuzione gratuita di prodotti per l’igiene mestruale.In sintesi, sebbene vi siano segnali positivi a livello locale e una riduzione dell’IVA sui prodotti mestruali, l’Italia è ancora lontana dall’offrire un accesso gratuito e universale agli assorbenti, evidenziando un ritardo significativo rispetto ad altre nazioni.

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Claudio Pasqua

Giornalista scientifico. Direttore ADI - Agenza Digitale Italiana

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