Come ridurre i rischi d’impresa
Da Redazione TorinoFree.it
Febbraio 26, 2024
Nessuna azienda è esente dal rischio d’impresa: si tratta di una componente inevitabile di tutte le attività di natura economica. Qualsiasi azienda, a partire dalle start-up fino alle multinazionali, sono infatti esposte a diversi fattori che possono influenzare il suo rendimento, determinandone il successo o il fallimento: pensiamo ad esempio alle fluttuazioni di mercato, alla concorrenza aggressiva perpetrata da altri imprenditori operanti nel settore, o ai cambiamenti legislativi.
L’attività di impresa, peraltro, è per sua natura stessa in continua evoluzione, e il suo successo può dipendere da fattori non totalmente controllabili dal suo gestore: pensiamo all’ambiente, al costo del lavoro, ai prezzi delle materie prime o, semplicemente, al comportamento dei potenziali compratori. Si tratta di problemi che, prima o poi, si affacciano nel mondo degli imprenditori titolari di un’attività di impresa, ma che con il supporto degli “strumenti” giusti e delle tecniche strategiche adeguate, possono essere gestiti in modo efficace, per limitarne l’impatto sull’attività stessa e permettere la sopravvivenza di qualunque business, a prescindere dal suo campo di operatività.
Tipologie di rischio imprenditoriale
Il rischio imprenditoriale è un fattore irrimediabilmente connesso all’esercizio di un’attività di impresa, cosiddetto “risk management” che, per quanto possa essere controllato attraverso l’adozione degli strumenti strategici giusti, non può mai essere totalmente eliminato. Ciò non significa che la sua prevenzione non sia possibile, perché attraverso un sistema accurato di pianificazione strategica è possibile gestire efficacemente tutti i problemi che possono derivare dall’esercizio dell’impresa, tramite un sistema interno di controllo dell’azienda stesso e avvalendosi anche dell’aiuto di esperti in gestione di rischi d’impresa esterni, in modo da potenziare i livelli di sicurezza del proprio business. Per ridurre tutte quelle situazioni che possono compromettere il successo dell’attività è consigliabile osservare le seguenti fasi: la determinazione dei rischi, l’esame delle possibili conseguenze, l’applicazione delle strategie adatte a limitare le conseguenze dei rischi e il costante monitoraggio.
La determinazione dei rischi
Il primo passo da seguire per prevenire i rischi di impresa, è quello relativo alla determinazione dei rischi stessi, in modo da contenerlo in modo efficace: in particolare si tratta dei rischi economici e/o patrimoniali, legali, reputazionali, strategici o relativi a eventi imprevisti come calamità naturali ed eventuali incidenti legati al business dell’azienda stessa. Riflettere sui rischi connessi all’attività di impresa significa studiarla a fondo, e avere così la possibilità di individuare le soluzioni adatte a contenerli.
Per prima cosa è importante conoscere tutte i fattori che possono in qualche modo arrecare danno al business: si tratta di una fase del risk management che necessita di tempo e riflessione, considerando che per ogni tipologia di rischio esistono tante conseguenze sfavorevoli. Individuarle tutte preventivamente è impossibile, e proprio per questo motivo molti imprenditori decidono di ricorrere alla competenza di società esterne in grado di valutare i rischi e fare un’analisi approfondita dei problemi che possono danneggiare il proprio business. Si tratta di una fase importante che permette di individuare le potenziali vulnerabilità insite nell’impresa, e valutare i possibili danni ricadenti sui propri obiettivi.
L’esame delle possibili conseguenze
Quale impatto possono avere, sull’azienda stessa, le cause di rischio individuate? La valutazione dell’impatto, ovvero l’analisi delle possibili conseguenze sul business dell’impresa, permette di differenziare i rischi in base alla loro importanza, e focalizzarsi sulla gestione degli aspetti più “dannosi”. Per eseguire questo step puoi usare dei dati statistici, ovvero un’analisi storica dell’attività a cui si riferisce il tuo campo, ricorrendo, anche qui, al supporto di persone competenti in materia per avere un quadro più chiaro della situazione.
Applicazione delle strategie adatte a contenere le conseguenze dei rischi
Una volta individuati i possibili rischi, ovvero le minacce più probabili connesse all’esercizio dell’attività, è necessario valutare le strategie per contenere tutte le conseguenze dei rischi, sviluppando cioè dei veri e propri piani di mitigazione. Questa fase consiste nel definire le azioni da svolgere per ridurre l’impatto che i rischi possono avere sull’attività, o semplicemente per prevenirli. Tra le strategie vincenti che consigliamo di attuare c’è la diversificazione del portafoglio, la stipulazione di polizze assicurative, l’acquisto di macchinari o strumenti per la prevenzione di infortuni o incidenti, l’individuazione di politiche di impresa conservative.
In alcuni casi la scelta migliore è quella di trasferire il rischio a terzi per preservare il capitale di impresa, ma l’adozione delle strategie più adatte al contenimento delle conseguenze dei rischi dipende dal campo in cui l’impresa opera. Se si vuole affrontare un nuovo progetto imprenditoriale, ma si teme di non riuscire a individuare tutti i possibili rischi che ne derivano, la risk assessment matrix rappresenta la scelta ideale per la prevenzione dei rischi della propria attività. Si tratta di uno strumento visivo che aiuta l’imprenditore a identificare e valutare la probabilità che si verificano i rischi connessi all’attività, in modo tale da gestirli con successo.
Questa viene infatti visualizzata come una tabella, in cui è possibile analizzare le probabilità che un certo rischio si presenti, nonché il suo impatto sull’impresa. Grazie a questo sistema, l’imprenditore ha la possibilità di identificare i rischi principali, ovvero da affrontare per primi e con priorità, pianificando le strategie adeguate al suo caso e riducendo al minimo il loro impatto negativo sull’attività, aumentando così i livelli di sicurezza della propria impresa.
Il monitoraggio costante
Questa rappresenta la fase probabilmente più delicata del risk management: il controllo dell’efficacia delle tecniche strategiche impiegate per limitare i rischi di impresa, ovvero il monitoraggio costante. La persona che si occuperà di questo controllo sarà l’imprenditore stesso o un’altra persona fidata, magari un collaboratore esterno competente come un risk manager. Nel corso del controllo può essere utile stilare dei report riassuntivi, in modo tale da confrontare i risultati ottenuti in seguito all’applicazione delle strategie usate. Queste ultime, pertanto, se non sembrano efficaci possono essere cambiate ricercando altre tecniche efficaci.
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