Ospedale Sant’Anna, nasce la “stanza per l’ascolto” per le donne che vogliono abortire
Da Cristina Taverniti
Agosto 01, 2023
L’ospedale Sant’Anna di Torino è la prima struttura ospedaliera in Italia che vanta un numero di parti di 6590 nuovi nati nel 2022, ma allo stesso tempo è anche la struttura del Piemonte in cui si effettuano la maggior parte di aborti.
Son ben 2500 le interruzioni di gravidanza nel 2021, circa il 50% in merito a livello regionale. Ed è proprio al Sant’Anna che è stato ideato un progetto dedicato alle donne che pensano di abortire: la stanza per l’ascolto. Un luogo in cui le ragazze e le donne intenzionate ad abortire incontreranno il personale del Movimento per la Vita, essi saranno disponibili ad aiutarle a superare le problematiche che potrebbero indurre alla interruzione della gravidanza
Il percorso di sostegno sarà attuato e disponibile alle interessate durante e dopo la gravidanza o che potrebbero quindi prendere in considerazione la scelta dell’interruzione di gravidanza o che addirittura, in altri casi, ci sia la possibilità di costrizione di aborto per mancanza di aiuti o per via di fonti esterne.
Grande soddisfazione da parte del presidente regionale regionale della Federazione del Movimento per la Vita (FederviPA), Claudio Larocca,che ha dichiarato :
«Credo che questo sia un passaggio storico molto importante, non solo per il Movimento per la Vita, ma per l’autentica tutela della donna, della maternità e della vita nascente».
La “stanza per l’ascolto” prevede volontari e volontarie del Movimento per la vita, riceveranno su appuntamento le donne in questa stanza riserva e dedicata all’ ospedale Sant’Anna. Le utenti potranno essere messe in contatto tramite il servizio del personale sanitario, oppure, contattare spontaneamente i volontari.
L’introduzione della “stanza per l’ascolto” per le donne che vorrebbero interrompere la gravidanza, sta venendo fortemente polemizzata da gruppi di attiviste, politici locali e nazionali, sindacati e associazioni. Le motivazioni, secondo quanto dichiarato, riguarderebbe l’ingresso di una struttura pubblica e laica e antiabortisti di ispirazione.
Chiara Appendino, ex sindaca di Torino, ha dichiarato: «un delirio oscurantista contro le donne, la loro dignità, la loro libertà, il loro diritto all’autodeterminazione».
Marrone, l’assessore di Fratelli d’Italia, invece, sostiene che l’iniziativa serva a porre rimedio al «sempre più preoccupante» calo delle nascite e ad aiutare con veri e propri supporti e vicinanza alle donne incinte per superare le cause che potrebbero indurre all’aborto attraverso un percorso di sostegno. La “stanza dell’ascolto”, sempre secondo l’assessore, va istituita perché ogni volta che una donna abortisce, generalmente, è perché si è sentita abbandonata di fronte all’arrivo della maternità.
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Cristina Taverniti
Torinese con la passione per la scrittura e per la fotografia. Credo fermamente che ogni giorno ci sia una storia che valga la pena d'essere raccontata e conosciuta. Ho frequentato l'Albe Steiner e l'università degli studi Alma Mater di Bologna, facoltà Tecniche e culture della Moda, ma non smetto mai d'imparare e conoscere cose nuove!