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Come affrontare la bocciatura: aspetto psicologico e recupero dell’anno perso

Da Redazione TorinoFree.it

Maggio 16, 2023

Come affrontare la bocciatura: aspetto psicologico e recupero dell’anno perso

Più spesso di quanto si pensi, capita che uno studente italiano tronchi la sua carriera scolastica improvvisamente, e per le motivazioni più disparate. Innanzitutto, ciò può essere legato a motivazioni personali come i costanti problemi familiari, ma anche ad una bocciatura. Infatti, quest’ultima viene eccessivamente accentuata dai professori e dai genitori, quando in realtà si tratta di un’occasione per l’alunno di ripassare le materie nelle quali ha avuto difficoltà, e non dovrebbe essere fatta pesare come un’umiliazione.

Proprio per questo non bisogna sottovalutare l’aspetto psicologico: è opportuno risollevare sin da subito il morale. Inoltre, ci sono dei modi concreti per poter recuperare l’anno (o gli anni) perso. E allora, ecco dei consigli su come affrontare la bocciatura: psicologica e recupero dell’anno scolastico.

Il primo step per affrontare la bocciatura: l’aspetto psicologico

Bisogna cominciare con il primo e fondamentale passo, dovuto alla bocciatura: affrontare l’aspetto psicologico. Infatti, a seguito di un anno scolastico perso si ha un drastico calo dell’autostima, poiché in questo caso l’impegno non è servito a superare gli ostacoli dati dalla difficoltà di una materia. Da questo punto di vista, la soggettività è sacrosanta, e se un alunno ha dei problemi relativi alla matematica o alla storia dell’arte, nonché al latino, è chiaramente dipeso anche dal non essere portati. Capita raramente che uno studente dimostri una passione per qualunque materia a scuola, ed è frequente il fatto di affrontare con maggior peso il percorso di studio legato ad una di esse.

Dunque, proprio per queste motivazioni, non c’è bisogno di deprimersi e di accentuare, anche a causa degli atteggiamenti genitoriali talvolta aggressivi (e dei docenti). L’importante è risollevarsi moralmente e impegnarsi nuovamente chiedendo agli insegnanti di spiegare anche più volte un concetto, senza timidezza. Se le problematicità persistono, si può anche optare per chiedere aiuto ad una persona in grado di fornire un supporto determinante attraverso apposite lezioni private.

Come recuperare l’anno scolastico perso

Dato che il diploma oggi giorno è indispensabile per ottenere in maniera più semplificata un qualsiasi impiego, è opportuno recuperare l’anno o gli anni scolastici persi, anche se la propria carriera da studente si è interrotta da diverso tempo. Infatti, ci sono molteplici casistiche alle quali fanno fronte altrettanti indirizzi, venendo così incontro all’esperienza scolastica difficoltosa dei soggetti in questione.

Siccome è fondamentale evitare di perdere tempo e soldi, in base alla città nella quale si vive bisogna andare alla ricerca dei migliori enti professionali per recupero anni scolastici torino, ad esempio, così da poter contare sull’aiuto di docenti preparati e sulla disponibilità di uno o più tutor. In questo modo, si è certi di avere la preparazione adatta a conseguire l’eventuale test di idoneità e l’Esame di Stato.

Requisiti

Ci sono dei requisiti per poter accedere all’Esame di Stato, in quanto studenti intenzionati al recupero degli anni scolastici persi; tuttavia, si tratta di una burocrazia intuitiva e anche parecchio larga, in modo da permettere a quasi la totalità dei casi di potervi partecipare. Le offerte formative, in tal senso, non hanno dei limiti legati all’età o alle tempistiche. Ciò significa che non importa da quanto tempo si è interrotta la propria carriera scolastica, dato che è sempre un buon momento per conseguire il diploma.

Chi non ha raggiunto i 18 anni ma ha la licenza media, può recuperare dai 2 ai 4 anni persi e tornare a frequentare la scuola pubblica. Chi, al contrario, ha compiuti i 18 anni, può sostenere l’esame d’idoneità per poi accedere all’ultimo anno, alla fine del quale si svolge l’Esame di Stato. Infine, coloro che hanno almeno 23 anni e non hanno la licenza media, possono comunque sostenere direttamente l’Esame di Stato. Insomma, in qualunque caso c’è sempre una soluzione per poter prendere il diploma; tutto sta nell’impegno e nella costanza impiegati nel raggiungere tale obiettivo.

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