Discoteca Ultimo Impero Torino: storia di un’icona della movida torinese
Da Isan Hydi
Luglio 04, 2024
Correvano gli anni Novanta del secolo scorso, quando nella zona industriale ubicata tra i comuni di Ariasca e None, a poca distanza da Torino, si innalzava imponente una discoteca che ha fatto la storia della movida torinese: Ultimo Impero.
Lunghe file agli ingressi, maestose sale da ballo, attrezzatissimi bar, musica techno a palla, DJ e vocalist di successo; tutto questo e molto altro tra le mura di Ultimo Impero, la discoteca piemontese ispirata al locale Baia Imperiale (prima Baia Degli Dei) di Gabicce Mare.
Dall’inaugurazione alla consacrazione di Ultimo Impero: tempio della movida torinese
Il 18 dicembre del 1992 le porte di Ultimo Impero si aprivano per la prima volta. Dopo svariate vicissitudini che si susseguirono nei tre anni di costruzione, rallentando il completamento dell’opera, la discoteca di Ariasca fece il suo debutto in società con una grandiosa inaugurazione.
Ultimo Impero era un gioiello della movida torinese: quattro piani che complessivamente contavano sette piste da ballo, nove bar, sette fontane, due cascate e innumerevoli statue. Il locale rendeva giustizia al nome che portava e anche al soprannome che gli fu affibbiato in quegli anni: “Disco Tempio”, il luogo deputato al culto del divertimento.
A proposito del nome, inizialmente la discoteca fu battezzata “Mitho Ultimo Impero”.
Tuttavia, a causa di dispute con un altro locale ubicato nelle vicinanze a proposito dei diritti di proprietà sul marchio, si decise di rinominare il locale semplicemente “Ultimo Impero”.
Entrambi i termini utilizzati per riferirsi alla discoteca simbolo della movida degli anni Novanta rispecchiavano perfettamente il significato del locale per i giovani piemontesi – e non solo – che vi si recavano per divertirsi a ritmo di musica.
Con una superficie interna da 70.000 metri quadrati e quella esterna da 12.000, Ultimo Impero a Torino ha vantato per un periodo il titolo di discoteca più grande d’Europa.
Si trattava di un vero e proprio impero a misura di ragazzi e ragazze che amavano trascorrervi anche tutta la notte. I proprietari della discoteca non scherzarono neanche con le potenze degli impianti: 20.000 watt per l’esterno; 50.000 watt per l’interno e 10.000 watt nella zona del privé.
Ultimo Impero non era una semplice discoteca, bensì il punto di riferimento e il luogo di incontro della gioventù degli anni Novanta. Si consideri che il locale poteva accogliere circa ottomila persone, e nei fine settimana si toccavano anche le soglie dei diecimila.
La musica che Ultimo Impero proponeva ai suoi clienti ha avuto la tendenza a cambiare negli anni. Sono stati sperimentati svariati generi musicali, dalla musica techno & house degli esordi, fino alla techno progressive che risuonava nelle sale da ballo nel 1995. La musica techno faceva quindi da padrona, e in particolare gli ultimi anni di attività della discoteca videro una netta preferenza per la techno progressive.
Musica vuol dire altresì DJ e vocalist, e anche su questo fronte Ultimo Impero si distinse. Negli anni d’oro del locale moltissimi artisti di tutto il paese – ma anche dall’estero – desideravano approdare alla leggendaria discoteca piemontese.
Ultimo Impero esaudì i desideri di molti giovani artisti che cercavano il giusto trampolino di lancio, e lo trovarono proprio tra le mura di questo iconico locale.
I DJ che intrattenevano nelle sale da ballo di Ultimo Impero, alcuni dei quali arrivarono dopo alla fama e al successo, furono: Pietro Villa (1992-1994), Gigi D’Agostino (1994-1998), Claudio Diva (1992-1993/1995-1998), Mauro Roncari (1993-1994), Alberto Esse (1994-1995), Daniele Gas (1994-1995), Lello B. (1996-1997), Manuel Bagnoli (1992-1996), Roberto Molinaro (1998), Maurizio Benedetta (1996-1998), Maurizio De Stefani (1993-1994), Alex Badella (1994-1995), Max Zabayano (1996-1998), Dario B. (1994-1995).
Non solo DJ ma anche vocalist, che dopo il debutto al Disco Tempio si affermarono sulla scena. I clubbers torinesi di quegli anni ricorderanno sicuramente nomi quali: Superpippo (1994-1995), Joe Tequila (1996-1997), Gradiska (1995-1998) e Ajeje Brazof (1995-1998).
Declino: la caduta dell’Impero
Come ogni grande Impero, anche la discoteca di Torino ha visto la fine della sua era gloriosa. Accadde tutto in pochi mesi, a partire dal 1996, anno in cui un blitz della Guardia di Finanza si concluse con il sequestro di grandi quantità di droga.
Questo episodio fu per l’Ultimo Impero l’inizio della fine. La prima chiusura, che parve definitiva, arrivo nel 1998.
Dopo pochi mesi sempre nello stesso anno iniziarono a susseguirsi le successivi gestioni e cambi di nome da Privilege ai Templares fino al Royal Fashion Club rimasto attivo fino al 2007. Nonostante ciò non riuscì più a raggiungere il successo di un tempo e nel 2010 dopo la dichiarazione di fallimento L’Ultimo Impero a Torino chiuse definitivamente.
Ora l’edificio in stato di abbandono è in mano al Tribunale di Torino che ha proceduto con una messa all’asta dell’edificio con offerta minima pari a 315 mila euro.
Pochissimi, se si considera il valore di perizia che supera i quattro milioni di euro. Un risparmio di circa il 92% che però non incoraggia gli acquirenti, probabilmente a causa dei costosissimi lavori di ristrutturazione che servirebbero per rimetterlo in sesto.
Dell’Ultimo Impero, icona della movida torinese degli anni Novanta, non restano che le rovine.
Isan Hydi
Direttore responsabile di Torinofree.it, giornalista e fondatore di Rankister.com e Wolf.agency , esperto in Digital Pr e link building, scrive notizie di attualità e curiosità dal mondo.
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