Juventus Stadium
Da Redazione TorinoFree.it
Gennaio 29, 2013
Prima lo Stadio delle Alpi di Torino.
Nel 1984 la FIFA assegna all’Italia i campionati mondiali di calcio che si disputeranno nel 1990. La città di Torino, che sarà una delle sedi principali dove si svolgeranno le partite, ha bisogno di un nuovo stadio. Vengono presentati in comune vari progetti da realizzarsi in aree urbane molto diverse tra loro. Il comune di Torino, nel dicembre 1986, sceglie il progetto dello studio Hutter, da realizzarsi nell’area della cascina Continassa nel quartiere Vallette. Inizialmente il progetto presenta due varianti: uno con una pista per l’atletica leggera e uno senza. La prima variante avrà la meglio, condizione necessaria per accedere ai finanziamenti del CONI.
Approvato il progetto e iniziati i lavori, la scelta per il nome del nuovo stadio provoca un acceso dibattito. Si pensa di chiamarlo Nuovo Stadio Comunale oppure Stadio Grande Torino, soluzione poco gradita ai tifosi juventini. Qualcuno propone di intitolarlo a un torinese come Vittorio Pozzo, giornalista e commissario tecnico della nazionale di calcio vincitrice ai mondiali del 1934 e 1938.
Nel settembre del 1989 scompare tragicamente in un incidente stradale in Polonia Gaetano Scirea, bandiera della Juventus negli anni ’70 e ’80: si propone di intitolare lo stadio a lui, soluzione questa, poco gradita ai tifosi granata. La scelta cade infine su un nome che non scontenta nessuno e che è comunque profondamente legato alla città: l’impianto passerà alla storia come Stadio delle Alpi.
Sono così disponibili 70.000 posti a sedere coperti distribuiti su tre livelli detti anelli e suddivisione in quattro settori principali: tribuna ovest (dove è ubicata la tribuna d’onore e la tribuna stampa), tribuna est (nella quale è presente il settore tifosi ospiti), curva Maratona dedicata ai tifosi granata e curva Scirea dedicata ai tifosi bianconeri.
La struttura riceve da subito alcune critiche riguardanti la scarsa visibilità dovuta alla presenza della pista di atletica, utilizzata peraltro in poche occasioni. Oltre alla visibilità, Juventus e Torino lamentano gli alti costi di gestione dell’impianto. Nel tempo, oltre alle partite di calcio, lo stadio delle Alpi ha ospitato anche concerti di artisti internazionali come Madonna e i Pink Floyd o artisti nazionali dal grande seguito come Vasco Rossi e Ligabue.
Poi lo Juventus Stadium
Nel giugno del 2003 la svolta: la Juventus Football Club S.p.A. acquista dal comune di Torino, per la cifra di 25 milioni di euro, il diritto di superficie sull’area dello stadio per 99 anni. E’ l’inizio della fine per lo Stadio delle Alpi.
Nel marzo 2008 il consiglio di amministrazione della Juventus approva la costruzione del nuovo stadio affidando il progetto agli studi GAU e Shesa. I costi della costruzione si aggirano intorno ai 120 milioni di euro.
Lo Stadio delle Alpi viene demolito
Nel novembre 2008 iniziano i lavori di demolizione del “delle Alpi” che si concluderanno nel marzo del 2009. La demolizione permetterà comunque di recuperare tutta la parte interrata del vecchio stadio e del terreno di gioco, oltre a materiali come il calcestruzzo o l’alluminio che saranno riciclati e riutilizzati.
Raggiungere lo Juventus Stadium
Juventus Stadium
Torino, Corso Gaetano Scirea, 50
In auto
Arrivando dalla tangenziale di Torino uscite Venaria o Corso Regina Margherita.
Mezzi Pubblici
Dalle stazioni di Porta Nuova e Porta Susa si può raggiungere le navette dedicate che partono dalla fermata Bernini della metropolitana. Dalle stazioni di Porta Nuova e Porta Susa (fermata metro: 18 Dicembre) prendere la metropolitana in direzione Fermi.
Scendi alla fermata Bernini, dove nei giorni delle partite è operativa la navetta 9 che ti porta direttamente allo stadio.
L’ultima partenza è prevista 45 minuti dopo la conclusione del match.
Lo Juventus Stadium è il primo in Italia ad essere di proprietà della squadra che ci gioca. Viene inaugurato l’8 settembre 2011 con una grande cerimonia e un’amichevole con la squadra inglese del Notts County, il club professionistico più antico al mondo dal quale la Juventus, nel 1903, “eredita” i colori bianconeri. Appena un anno dopo viene inaugurato altresì il Museo.
Con 41.000 posti a sedere coperti e a visibilità perfetta, lo stadio è stato costruito con materiali ecocompatibili a zero impatto ambientale, possiede elevati standard di sicurezza ed è totalmente privo di barriere architettoniche. Lo Juventus Stadium è realizzato sul modello dello stadio all’inglese, comodo, moderno ed economico. L’esterno dello stadio, realizzato con oltre 7.000 pannelli in alluminio, è stato curato dal designer Fabrizio Giugiaro.
Intorno allo stadio si sviluppa un’area vastissima: 4.000 posti auto, 150.000 metri quadrati dedicati ai servizi, 34.000 metri quadrati di aree commerciali e 30.000 di aree verdi e piazze. Il centro commerciale Area 12 ospita anche lo Juventus Museum, 21 bar e 8 ristoranti.
La società bianconera ha incrementato il fatturato anche grazie agli introiti del nuovo stadio di proprietà, con una percentuale di occupazione di pubblico nei match di campionato e champions league sempre vicina al 100%.
L’efficienza e l’alta qualità dell’impianto hanno portato l’UEFA ad assegnare allo Juventus Stadium la finale di Europa League 2013/2014.
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