Progetto “Campus diffuso” a Torino: si ampliano gli spazi universitari
Da Christian D'Avanzo
Marzo 02, 2023
La vita universitaria a Torino è pronta ad accogliere dei miglioramenti: gli studenti avranno a disposizione dei nuovi luoghi dove potersi recare per studiare. Il progetto “Campus diffuso” è stato rilanciato nella giornata del 1 marzo 2023, promosso dal Comune di Torino, dall’Università, il Politecnico e l’Edisu, ai fini di dar vita a nuove aule studio in tutto il territorio.
Progetto “Campus diffuso”: le novità sull’estensione degli spazi universitari
Torino fa un passo avanti per migliorare la vita universitaria dei suoi studenti. Grazie al progetto “Campus diffuso” verranno creano nuove aule studio in diverse zone della città. Al momento si è arrivati a 18 aule, ma nei prossimi mesi ne saranno pronte 31. Ciò in virtù dei pochi spazi concessi ai giovani per poter studiare, finendo per affollare i bar.
Dal maggio 2023, verranno tramutati in aule studio luoghi come il circolo Arci da Giau, il Maffei, la Bocciofila Vanchiglietta ed altri. Il potenziamento porterà ad ampliare il numero di posti dove poter studiare, in totale ne sono previsti tre mila. Ogni postazione sarà composta da prese per i computer, aree ristoro, connessione ad internet e così via.
Progetto “Campus diffuso”: riscontro positivo
Il progetto “Campus diffuso” ha preso vita nel 2021, quando in tempi di pandemia si è dovuto rivedere tutto il sistema scolastico e universitario. Parlando di aule studio e capienze dei luoghi, l’ampliamento è diventato necessario secondo il Comune e la proposta ha avuto esito positivo.
Una volta diffusi nuovi luoghi per permettere agli studenti di adempiere al lavoro, durante un sondaggio il 59,5% degli universitari si è dimostrato soddisfatto dall’esperienza di studio. Si tratta di opportunità per facilitare la vita di questi ragazzi, che si sono ritrovati a fare nuove amicizie e uscire di casa per recarsi in posti per studiare.
Tutte le dichiarazioni sul progetto “Campus diffuso”
Di seguito le parole del sindaco Lo Russo e e dell’assessora ai Servizi educativi Salerno sul progetto “Campus diffuso”: “Si tratta di una misura che va sempre più incontro a una Torino città universitaria, uno degli obiettivi di mandato”.
Tale concetto è stato sottolineato dal rettore del Poli Guido Saracco, che ha affermato: “Questa iniziativa contribuisce a una città più attrattiva e vivibile per gli studenti”. Il presidente dell’Edisu Sciretti, invece promette grande impegno: “Un ulteriore sforzo comunicativo per far conoscere le opportunità di Campus diffuso, in modo che anche gli spazi meno fruiti possano venire utilizzati al meglio”.
Il rettore di Unito Stefano Geuna si è espresso per rispondere alla proposta di abolizione del numero chiuso nelle facoltà di medicina e quelle sanitarie in generale: “È irrealizzabile, manderebbe in tilt il sistema. Ci sono corsi in cui il numero di persone che si vogliono iscrivere è di cinque o dieci volte i posti disponibili. Non ci sarebbe personale né per fare le lezioni frontali né per i tirocini”.
Ma Geuna prosegue e conclude: “Da anni abbiamo avuto un aumento costante, c’è sempre stato un aggiustamento al rialzo. Nei prossimi anni abbiamo la prospettiva di arrivare fino a mille posti. La programmazione delle professioni mediche è a lungo termine: quello che si progetta oggi ha effetti tra 11 anni”.
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Christian D'Avanzo
Cinefilo dalla nascita e scrittore appassionato. Credo fermamente nel potere dell'informazione e della consapevolezza. Da un anno caporedattore della redazione online di Quart4 Parete, tra una recensione e l'altro. Recente laureato in scienze della comunicazione - cinema e televisione presso l'università degli Studi Suor Orsola Benincasa.
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