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Emergenza cinghiali: 85mila euro per nuove gabbie di cattura cinghiali

Da Christian D'Avanzo

Gennaio 13, 2023

Emergenza cinghiali: 85mila euro per nuove gabbie di cattura cinghiali

Dalla riunione tra gli enti Coldiretti Torino, Parco del Po e Città metropolitana, tenutasi in data 12 gennaio al Palazzo Carpano a Torino, è emersa una soluzione per far fronte all’emergenza cinghiali. Stanziati 85mila euro per delle nuove gabbie di cattura per gli animali. Di seguito le informazioni a riguardo.

Emergenza cinghiali: stanziati 85mila euro per le nuove gabbie di cattura

Gli enti per il controllo della fauna selvatica hanno garantito una maggiore coordinazione per gestire l’emergenza cinghiali con un rinnovamento. Infatti, sono stati stanziati 85mila euro finalizzati alla fabbricazione e all’utilizzo di nuove gabbie di cattura dei cinghiali.

Durante la riunione, l’ente Coldiretti Torino ha confermato l’appoggio alla richiesta della Città metropolitana, indirizzata alla Regione, per un aumento ragguardevole degli agenti venatori da destinare agli abbattimenti.

Emergenza cinghiali: le soluzioni

L’ente Città metropolitana ha fatto presente la disponibilità della somma pari a 85mila euro per avviare la circolazione delle nuove gabbie di cattura, da affidare agli agricoltori. L’Ente parco ha comunicato che la sperimentazione per l’utilizzo di recinti adibiti alla cattura simultanea di gruppi animali sta mostrando ottimi risultati.

La difficoltà più grande resta la mancanza di un vero coordinamento tra Ente Parco e Città metropolitana per l’organizzazione di operazioni di abbattimento efficaci, senza dover necessariamente ricorrere al trasporto degli animali da una zona all’altra.

Emergenza cinghiali: le dichiarazioni del presidente di Coldiretti Torino

Di seguito le parole del presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici: “Non è più possibile che gli enti che devono gestire la fauna selvatica si muovano in ordine sparso. Abbiamo sempre denunciato che uno dei problemi principali del mancato depopolamento dei cinghiali è proprio la mancanza di coordinamento tra ATC e CA, Città metropolitana ed Enti di gestione delle aree protette. Così capita spesso che i cinghiali possa trovare rifugio dove non vengono disturbati perché protetti da confini amministrativi tra territori regolati da normative diverse”.

Sulle possibili soluzioni: “Accogliamo con favore l’intenzione manifestata oggi di arrivare a una convenzione tra Ente Parco e Città metropolitana proprio per coordinare gli interventi di abbattimento dentro e fuori il Parco del Po. E facciamo nostra la sollecitazione dell’associazione dei selecontrollori presente al tavolo di intervenire in modo massiccio da adesso a marzo: in questi mesi di fine inverno gli interventi sono più efficaci sia per ragioni ambientali sia per ragioni di biologia della specie. Ribadiamo, inoltre, la necessità di sbloccare la formazione e le autorizzazioni per permettere agli agricoltori la difesa diretta dei propri terreni in tempo l’avvio della stagione della semina del mais”.

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Christian D'Avanzo

Cinefilo dalla nascita e scrittore appassionato. Credo fermamente nel potere dell'informazione e della consapevolezza. Da un anno caporedattore della redazione online di Quart4 Parete, tra una recensione e l'altro. Recente laureato in scienze della comunicazione - cinema e televisione presso l'università degli Studi Suor Orsola Benincasa.

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