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Saldi a Torino: inizio soft e poche code ai negozi

Da Nunzia Cipolletta

Gennaio 05, 2023

Saldi a Torino: inizio soft e poche code ai negozi

A Torino iniziano i saldi ma le code fuori i negozi sono quasi inesistenti e pochissimi torinesi portano a termine un acquisto.

Saldi a Torino: inizio soft e poche code ai negozi

Nel capoluogo piemontese è iniziato il periodo dei saldi, eppure a guardare bene non si direbbe affatto. Le code fuori i negozi, a cui i torinesi erano quasi abituati, non si vedono più.

Inoltre, nonostante ci sia un discreto via vai nelle principali strade dello shopping cittadino, i torinesi che portano effettivamente a termine un acquisto sono davvero molto pochi. Per la maggiore, i passanti si fermano per qualche momento avanti alle vetrine dei negozi, per poi continuare a passeggiare senza neanche entrare.

Sono diversi i motivi per cui i saldi invernali del 2023 non sono iniziati nel migliore dei modi per i commercianti. Innanzitutto, il caro vita: con i costi dell’energia e del carburante che continuano ad aumentare, con conseguenti rincari in tutti gli altri settori, è chiaro che molte persone limitano i propri acquisti alle prime necessità.

In secondo luogo, l’inizio lento dei saldi a Torino potrebbe anche essere il risultato del cosiddetto “ponte lungo”, per cui molti torinesi sarebbero ancora fuori città per le festività natalizie. Si vedrà a questo proposito cosa accadrà quando tutti saranno rientrati.

I saldi invernali iniziati oggi dureranno fino al 2 marzo, quindi non mancherà il tempo di fare acquisti per chi lo volesse.

Quanto spende in media una famiglia durante i saldi nel 2023

Le statistiche di Confesercenti confermano le tendenze che traspaiono dal comportamento dei consumatori durante i saldi del 2023. Se nel 2022 ogni famiglia spendeva in media 180 euro in periodo di saldi, nel 2023 il budget per nucleo familiare si è ridotto a 160 euro.

Inoltre, solo il 40% dei torinesi cercherà attivamente un’occasione di acquisto; un altro 40% deciderà se acquistare o meno sul momento; il restante 20%, invece, opterà per il risparmio e cercherà di non spendere nulla se non per necessità.

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Nunzia Cipolletta

Laureata in Comunicazione. Interessata alla politica e alla società. Amante di Musica, Cinema, Arte e Letteratura.

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