Transformers. Ritratti di musicisti rivoluzionari.
Da Redazione TorinoFree.it
Settembre 20, 2013
Dal 28 Settembre al 3 Novembre 2013, i cantieri OGR ospiteranno nei loro spazi gli artisti che hanno cambiato la storia della musica negli anni’50 fino ai giorni nostri. I Transformers sono settantotto immagini in esposizione, grazie alle quali si potrà percepire la forza di trasformazione di ventisei straordinari artisti, che hanno espresso con i loro gesti e le loro performance il corso della storia, non solo musicale. Il percorso espositivo è stato concepito come una mostra da “vedere”: è un viaggio singolare, ma soprattutto emotivo, all’interno della storia della musica.
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Informazioni utili
Le OGR si trovano in Corso Castelfidardo, 22 a Torino. Per ulteriori informazioni è possibile contattare il numero 011 4405301.
La mostra apre le sue porte al grande pubblico dal 28 settembre 2013; dal martedì al venerdì dalle 15:00 alle 20:00; sabato e domenica dalle 10:00 alle 20:00.
Il costo del biglietto è pari a 5 euro, ridotto è pari a 3 euro.
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È stata la Società Consortile insieme a OGR-Crt – con il patrocinio della città di Torino – a realizzare questa mostra innovativa ed originale, attingendo le immagini dal vastissimo archivio di Getty Images, che è anche partner dell’esposizione.
Gli ambienti delle OGR sono il luogo ideale per ospitare questo tipo di mostra. La loro scelta non è ricaduta casualmente. Questo polo torinese è egli stesso un luogo di trasformazione. Dove una volta sorgeva una fabbrica nella quale sono stati riparati e costruiti i treni, ora si erge un punto di riferimento per la sperimentazione e la produzione nel campo delle discipline contemporanee; un luogo dove trovano uno spazio le produzioni audiovisive, la musica, il design e l’architettura per misurarsi con il tempo che passa inesorabilmente. Ecco che l’idea della trasformazione illumina il cammino per la realizzazione di questa mostra rivoluzionaria; ne plasma il principio fondativo e il tema conduttore. Alberto Campo, apprezzato museologo, firma il percorso che ha progettato.
La mostra Transformers ricopre un arco di tempo che va dagli albori della pop music (gli anni Cinquanta e l’avvento della “società di massa”) ai nostri giorni (l’era del Web e delle tecnologie digitali), senza dimenticare di rappresentare i passaggi intermedi (la canzone protesta, la British Invasion, il riscatto afroamericano, l’epopea degli hippies, il rock teatrale, il punk, la world music, la rivoluzione elettronica, l’hip hop, la stagione della videomusica, il grunge, la techno e così via) con un’icona in grado di simboleggiarlo.
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