La manifestazione di Slow Food ”Cheese! Le forme del latte”
Da Redazione TorinoFree.it
Settembre 18, 2013
La manifestazione di Slow Food, Cheese, torna a Bra per la nona edizione, che si terrà dal 20 al 23 di settembre. Questa manifestazione declina i formaggi in tutte le varietà e ne racconta le persone per scoprire un mondo di formaggi ed il mondo dei formaggi. Un must per tutti i cheese lovers o i cheese addict!
Presentati sulle bancarelle, celebrati in vari laboratori del gusto e discussi nelle conferenze, i formaggi sono senza ombra di dubbio i protagonisti, ma non bisogna dimenticare i personaggi che contribuiscono a rendere la manifestazione così gustosa ed intrigante: chef, esperti di vino, birrai e affinatori. Cheese val bene un viaggio verso la bella città di Bra, soprattutto perché la cittadina piemontese ospita per quattro giorni i più bravi produttori di formaggi di qualità, sia italiani che stranieri. Basta armarsi di buone scarpe e ottime papille per fare un giro del mondo tramite i formaggi altrimenti impossibile.
Ingresso libero, portabicchiere targato Slow Food, una manciata di ticket per le degustazioni e si è pronti per il giro del mondo saltellando da una bancarella ad un laboratorio e deliziando le proprie papille gustative da un formaggio all’altro.
Negli stand del Mercato dei Formaggi, si potranno incontrare, una settantina di bancarelle provenienti da 15 Paesi e speciali Laboratori del Gusto rappresentano le tecniche casearie dei cinque continenti, dall’Australia al Sudamerica, dagli Stati Uniti alle diverse tradizioni a cavallo tra Europa e Asia.
Si troveranno, tra gli altri, i produttori dei Presìdi Slow Food e nelle proposte della Gran Sala dei Formaggi, sarà l’ospite di quest’anno, la produzione lattiero-casearia del Regno Unito. Su 150 specialità casearie proposte sotto le arcate di via Garibaldi, ben 50 sono selezionate da Neal’s Yard Dairy per la Gran Bretagna e da Sheridan’s Cheesemongers per l’Irlanda. Una varietà niente male per degustare i più noti cheddar, stilton e stichelton inglesi o applicarsi nello studio delle forme irlandesi più gustose. Il tutto accompagnato, come sempre, da un bicchiere di vino consigliato dal personale Fisar tra le 800 etichette italiane dell’Enoteca. E per chi non si accontenta dell’assaggio in Gran Sala e vuole portarsi a casa un ricordo di Bra, c’è il Mercato di piazza Roma. Qui si possono trovare formaggi che battono bandiera irlandese o marchiati con la mitica union jack, come quelli di White Lake Cheese a caglio vegetale o lavati nel Brandy, le formaggette che ricordano leggermente il limone o quelle avvolte nella cenere, ottime alla griglia.
In questa nona edizione della manifestazione braidese, Slow Food rilancia il progetto dell’Arca del Gusto invitando produttori, espositori e cittadini a presentare a Cheese i formaggi da non perdere, quelli da salvare dal rischio della schiacciante omologazione e della globalizzazione.
La manifestazione si trova localizzata per le vie della caratteristica cittadina di Bra e non mancano certamente vari punti ristoro con le Cucine di strada, i Chioschi Degustazione nelle Aree Regionali, la Piazza della Birra e Piazza della Pizza.
Tornano le degustazioni guidate nei Laboratori del Gusto, alcuni dei quali verranno eccezionalmente ospitati nella suggestiva cornice di Pollenzo, comune a pochi chilometri da Bra, nelle sale della Banca del Vino e dell’Università di Scienze Gastronomiche. I Laboratori del Gusto, come sempre, lasceranno spazio alla fantasia e permetteranno di assaggiare i prodotti più strani e sconosciuti. Affiancato da altri esperti, Luca Giaccone, curatore della Guida alle Birre d’Italia di Slow Food Editore, condurrà il pubblico per mano nel Laboratorio Birre Antiche, domenica 22 settembre alle ore 19, alla scoperta di quei prodotti ormai scomparsi, ma dalla straordinaria profondità: le birre create con materie prime in disuso e con fermentazioni antiche che però è tempo di riscoprire. «Nel 1883 Emil Christian Hansen isolava, nei laboratori della danese Carlsberg, una cellula pura di lievito, dando origine alla scientificità nella selezione dei lieviti e al concetto stesso di birra moderna» racconta Luca, ma non è sempre stato così: «Per millenni le fermentazioni sono state miste e le contaminazioni a opera di altri microrganismi all’ordine del giorno, con un risultato molto diverso da quello odierno», continua.
Birra e pub, si sa, sono indivisibili: ma chi conosce davvero la figura del publican, la mente che sta dietro il bancone? Per scoprire questo mestiere, Cheese invita al Laboratorio Italian Pubs, venerdì 20 settembre alle ore 19. «Il publican è fondamentale per raccontare le birre, consigliarle e insegnare a bere consapevolmente, diffondendo la cultura della birra artigianale, magari sorseggiando insieme un bel boccale. Ogni pub ha il proprio stile, alcuni sono veri e propri musei, in altri semplicemente ci si sente a casa. Ma il denominatore comune è sempre la passione con cui i publican presentano le loro bevande spumose», racconta Andrea Camaschella, docente Master of Food sulla birra. «In Italia i publican stanno crescendo, e in questo Laboratorio potete incontrare alcuni tra i più bravi».
Cheese continua con i Master of Food, che affiancano le degustazioni di formaggi tipici di Belgio, Gran Bretagna ed Italia ai vini ed alle birre artigianali locali. Ma Cheese è anche l’occasione degli Appuntamenti a Tavola, imperdibile possibilità di cenare in ambienti unici, dove i migliori chef propongono specialità locali ed internazionali. Chi a Cheese cerca l’approfondimento, oltre che dialogare con i produttori nel Mercato, può prenotare una degustazione guidata da produttori e affinatori, discutere con tecnici, nutrizionisti e ricercatori o partecipare all’unica cena british in Langa. L’Appuntamento a Tavola di Cheese vede in pole position ai fornelli del Castello di Verduno Jeremy Lee, chef del Quo Vadis, ristorante del quartiere londinese Soho. La sua è una cucina dalla forte impronta british regionale fatta di ingredienti d’alta qualità provenienti da piccoli produttori locali che finiscono spesso per diventare amici.
Ma Cheese vuol dire anche conferenze, incontri e dibattiti. La manifestazione viene arricchita dalle attività educative per le scuole e per le famiglie in visita alla manifestazione, dai Laboratori del Latte che con i loro incontri di informazione e discussione aiuteranno ad approfondire tematiche scelte per la manifestazione di quest’anno: dall latte crudo alimentare, ai fermenti, alla tradizione casearia delle isole britanniche, al benessere animale, all’importanza dei pascoli…
Ed ancora: cosa sono i new old cheeses e perché stanno guadagnando proseliti tanto tra i cheese lover quanto tra gli esperti grazie al loro gusto complesso ma fine? La soluzione al quesito è nel Laboratorio del Gusto “I nuovi formaggi del Regno Unito”, con i maestri casari di Neal’s Yard Dairy che hanno recuperato, grazie a fonti storiche, gli antichi metodi di produzione. Con gli appassionati di Sheridan’s Cheesemongers si investigano invece le caratteristiche che fanno del latte crudo il punto di partenza per i formaggi dei Presìdi, in abbinamento a birre locali nell’incontro Da Cork al Piemonte: la storia dei formaggi a crosta lavata del sud ovest irlandese.
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