Salta la Social Media Week a Torino, i fondi privati non bastano, il dispiacere della rete
Da Redazione TorinoFree.it
Settembre 07, 2013
La aspettavano tutti, ormai tutti si chiedevano anche come mai non fosse online il programma della manifestazione, prevista dal 23 al 27 settembre. La doccia fredda è arrivata stamattina, l’evento è stato cancellato per mancanza di fondi.
Sono afflitti e costernati, oltre che dispiaciuti per non poter continuare dopo sei mesi di duro lavoro, Vittorio Bo e Salvatore Perri. I creatori della social media week made in Torino spiegano tutto attraverso una lettera, pubblicata questa mattina e accompagnata da lunga intervista su La Stampa.
L’evento conosciuto come Social Media Week oltre ad essere condiviso in diverse città mondiali, è un appuntamento che l’anno scorso proprio a Torino ha registrato un successo mai visto, soprattutto in quanto a presenze. La materia come si può immaginare attrae molti giovani, considerando le nuove opportunità nel mondo del lavoro legate al digitale e alla passione in generale per l’argomento social media.
Non è quindi una mancanza di interesse quella che ha portato alla sofferta decisione, più che altro la mancanza di fondi e un velo di sconforto dopo l’incendio scoppiato quest’estate al Museo di Scienze Naturali, sede naturale dell’evento.
Il budget richiesto era quello dell’anno scorso, 200.000 euro, che sarebbero dovuti arrivare da fondi privati. La situazione economica in cui verte il Paese aveva convinto l’organizzazione a non chiedere fondi pubblici. E’ bastata la defezione di alcuni sponsor, dei quali alcuni già si sono dichiarati disponibili per l’anno prossimo, per motivi diversi ed ecco l’ardua decisione da prendere, l’unica, perchè senza fondi le cose non si possono fare. Le proiezioni c’erano, ma a quanto pare il momento e le scelte delle singole aziende hanno spiazzato anche chi è preparato sull’argomento.
Dalle parole dei fondatori arriva la richiesta di sostegno e interesse da parte di tutti. Il tema della social media week di quest’anno è Open&Connected, speriamo che qualcosa si possa costruire, per poter fare ancora parte di un evento che sicuramente conferisce lusso alla città di Torino e non certo risulta meno importante di altre manifestazioni.
La rete ha già espresso la sua solidarietà, dopo aver appreso la notizia a mezzo stampa, dilaga il dispiacere più che il malcontento, segno di un progetto valido e di qualità riconosciuto da chi l’anno scorso ha partecipato e da chi voleva far parte della settimana social per la prima volta quest’anno.
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