Farmacisti, biologi, ma anche medici e muratori: ecco i posti di lavoro che restano “scoperti”
Da Alberto Garbarino
Novembre 15, 2022
Saranno quasi 28mila le nuove assunzioni in Piemonte nel corso del mese di novembre. Lo dice l’ultima rilevazione Unioncamere-Excelsior. Per la precisione saranno 27.660, ma saranno 9103 in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando l’economia regionale viveva il suo momento di rimbalzo dopo la crisi pandemica.
Cali e crescite, a seconda del periodo di paragone
Un calo che risulta ancora più evidente se si ragiona in termini di trimestri: da novembre a gennaio 2003, infatti, si attendono 90.390 nuovi inserimenti, ma sono 17.190 in meno rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. Se il confronto, invece, viene effettuato col periodo pre-pandemico (novembre 2019-gennaio 2020), si rilevano 2.700 entrate in più a livello mensile e 14.880 in più nel trimestre.
Restano profili senza “soluzione”
In una dinamica di questo genere, tuttavia, resistono alcuni profili professionali particolarmente difficili da trovare, da parte delle aziende. Spiccano farmacisti, biologi e altri specialisti delle scienze della vita (l’86% è di difficile reperimento), quindi dirigenti e direttori, per i quali la difficoltà di reperimento è dell’81%. Per medici e altri specialisti della salute la difficoltà è nel 71% dei casi, mentre il personale generico nelle costruzioni rappresenta una difficoltà nel 67% dei casi. E poi conduttori di mezzi di trasporto e operai specializzati nell’edilizia e nella manutenzione degli edifici.
La mancanza di candidati è la motivazione prevalentemente segnalata dalle imprese (31%), seguita dall’inadeguata preparazione dei candidati (12%)
Alberto Garbarino
Alberto Garbarino, 30 anni di Genova (GE) , Laureato in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli studi di Genova, Redattore presso Wolf Agency di Monalieri (To). Amo lo sport , il cinema e l'attulità.