Stretto di Messina: simulazione sisma di 6.2 coordinata dalla C.R.O.S.S. di Torino
Da Nunzia Cipolletta
Novembre 05, 2022
Nello Stretto di Messina simulato un sisma di magnitudo 6.2 con epicentro a Reggio Calabria: si tratta di una simulazione coordinata dalla C.R.O.S.S. di Torino.
#ExeStretto22: Esercitazione Sisma dello Stretto 2022
Da venerdì 4 novembre a domenica 6 novembre 2022 avrà luogo l’esercitazione nazionale “Exe Sisma dello Stretto 2022“, nei territori della Regione Calabria della Regione Sicilia.
A coordinare le simulazioni sarà il Dipartimento della Protezione Civile (DPC): l’obiettivo è di verificare la prontezza delle risposte operative da parte del Servizio Nazionale della Protezione Civile nell’eventualità di un terremoto in regioni particolarmente soggette al pericolo sismico.
L’evento sismico simulato ai fini dell’esercitazione registra una magnitudo momento pari a 6.2: si tratta di un terremoto dalle conseguenze potenzialmente catastrofiche non solo nella provincia di Reggio Calabria, ma anche nella provincia di Messina. Possibili effetti di un sisma di questo tipo sono frane, liquefazioni, faglie e perfino maremoti.
In occasione dell’esercitazione nazionale verranno testati anche i processi di comunicazione interna tra le differenti Unità di Crisi, nonché i flussi di comunicazione verso il pubblico e i media.
Come si è svolta l’esercitazione sismica coordinata dalla C.R.O.S.S. di Torino
Protagonista della simulazione del sisma con epicentro a Reggio Calabria e magnitudo momento pari a 6.2 verificatosi il giorno 4 novembre, è l’Istituto Nazionale di geofisica e Vulcanologia (INGV), che al verificarsi del terremoto simulato ha comunicato le coordinate, la magnitudo e la profondità dell’evento sismico.
Sulla base delle informazioni ricevute dalla Sala si Sorveglianza Sismica dell’INGV, la C.R.O.S.S. di Torino si è attivata: si tratta della Centrale Remota Operazioni Soccorso Sanitario. In Italia esistono solo due C.R.O.S.S., in due aree caratterizzate da una ridotta incidenza di eventi sismici: Torino e Pistoia. A coordinare questa simulazione è stata la Centrale della capitale piemontese.
La C.R.O.S.S. viene attivata dalla Protezione Civile in caso di necessità di soccorso sanitario urgente, in modo da effettuare in tempi utili una ricognizione delle risorse e gestire le operazioni di soccorso.
Ad essere allertato in occasione dell’esercitazione nazionale anche il Centro Allerta Tsunami dell’INGV, il suo compito è stato simulare un potenziale maremoto con un livello di allerta Arancione.
Cosa accade ai residenti delle aree oggetto dell’esercitazione sismica nazionale
Il Dipartimento di Protezione Civile, in occasione delle simulazioni sismiche volte a verificare la prontezza delle Unità di Crisi nazionali in caso di terremoto, coinvolgerà anche i residente delle aree colpite.
Al fine di sperimentare il sistema nazione di allarme pubblico IT-alert, che serve ad informare tempestivamente i cittadini della possibilità imminente di un maremoto. Per questo motivo, i residenti delle aree interessate dalla simulazione ricevono sui loro cellulari delle notifiche di prova dal sistema di allarme, che li avvertono del pericolo di maremoto.
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Nunzia Cipolletta
Laureata in Comunicazione. Interessata alla politica e alla società. Amante di Musica, Cinema, Arte e Letteratura.