A Torino arriva la Social Card, ecco come averla
Da Redazione TorinoFree.it
Luglio 17, 2013
Il comune di Torino ha comunicato che da ieri, 16 luglio, fino al 6 settembre è possibile richiedere la nuova social card. Un contributo che va dai 231 ai 404 euro al mese, per le famiglie in difficoltà economiche, a seconda del numero dei figli. Uno strumento introdotto inizialmente dal governo Berlusconi ma che a suo tempo attirò perplessità e critiche. Ora il governo Letta ci riprova, stanziando 50 milioni di euro a sostegno alle famiglie in difficoltà con l’obiettivo di contrastare, in particolare, la povertà minorile. Prima di tutto bisogna dire che l’intervento non riguarda tutta Italia, ma solo 12 città. Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo,Roma, Torino, Venezia e Verona. Sono queste le città scelte dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Si tratta di una sperimentazione, realizzata in collaborazione con l’Inps e Poste Italiane, che partirà in autunno e durerà un anno.
Che cos’è la Social Card?
La Social card è una carta di credito elettronica prepagata dal valore mensile che può variare dai 231 ai 404 euro, adottata in via sperimentale dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali in dodici grandi città italiane e destinata a famiglie in condizioni economiche e lavorative di estremo disagio e con figli minorenni.
Per i cittadini che ne fanno domanda e che hanno i requisiti di legge (D.L. n. 112 del 2008) è disponibile una Carta Acquisti utilizzabile per il sostegno della spesa alimentare, sanitaria e il pagamento delle bollette della luce e del gas.
La Carta Acquisti vale 40 euro al mese e viene caricata ogni due mesi con 80 euro (40 euro x 2 = 80 euro) sulla base degli stanziamenti via via disponibili.
Con la Carta si possono anche avere sconti nei negozi convenzionati che sostengono il programma Carta Acquisti, si potrà accedere direttamente alla tariffa elettrica agevolata e si potranno ottenere altri benefici e agevolazioni che sono in corso di studio.
Ai titolari della Carta Acquisti è riconosciuto dai negozi e dalle farmacie convenzionate che supportano il programma uno sconto del 5 percento. Lo sconto è riconosciuto solo per acquisti effettuati esclusivamente mediante la Carta Acquisti e non è applicabile all’acquisto di specialità medicinali o per il pagamento di ticket sanitari.
Le farmacie, se attrezzate in tal senso, assicurano ai beneficiari della Carta Acquisti che effettuano un acquisto di qualsiasi importo mediante la Carta medesima, la misurazione gratuita della pressione arteriosa e/o del peso corporeo.
Lo sconto è cumulabile con altre iniziative promozionali o sconti applicati in favore della generalità della clientela, nonchè con quelle del medesimo genere garantite ai titolari di carte fedeltà rilasciate dai negozi stessi (es. dai supermercati).
A seconda dei negozi, lo sconto può essere riconosciuto tramite deduzione immediata dal conto di spesa, oppure riconoscendo un “buono” utilizzabile per effettuare acquisti.
I requisiti per averla:
Possono richiedere la nuova Social Card i cittadini italiani, comunitari e stranieri (se in possesso di permesso di soggiorno di lungo periodo, status di rifugiato politico o titolari di protezione sussidiaria) residenti a Torino da almeno un anno. La carta è pensata per le famiglie numerose con una situazione economica estremamente difficile: si tratta di un beneficio riservato ai nuclei familiari in cui sia presente almeno un componente di età minore di 18 anni, con Isee in corso di validità, basato sul reddito 2012, non superiore a tremila euro, assenza di lavoro per tutti i componenti del nucleo in età attiva, con cessazione del rapporto di lavoro avvenuta nei 36 mesi precedenti. Inoltre il valore dell’abitazione, ai fini Ici, deve essere inferiore a 30mila euro, il valore di altri patrimoni come i conti correnti deve essere inferiore a 8 mila euro e non ci devono essere autoveicoli immatricolati nei 12 mesi antecedenti la richiesta.Un’altra novità è quella del progetto mirato che ogni comune dovrà realizzare per almeno metà dei nuclei famigliari presi in carico. Non sarà solo un “obolo”, quindi, ma un incentivo per uscire da una situazione economicamente critica.
Inoltre, la Carta Acquisti viene concessa agli anziani di età superiore o uguale ai 65 anni o ai bambini di età inferiore ai tre anni (in questo caso il Titolare della Carta è il genitore) che siano in possesso di particolari requisiti.
Se è interessato/a ad avere una Carta, verifichi il possesso dei requisiti e le modalità per ottenerla leggendo con attenzione le informazioni relative alla sua fascia di età, oppure andando alle Poste o all’INPS, dove otterrà tutte le informazioni del caso.
Per la compilazione e la presentazione delle domande ci si può rivolgere alle sedi cittadine di Acli e delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, o negli Uffici Postali. Informazioni dettagliate su requisiti, documenti necessari, indirizzi e orari di apertura degli sportelli sono disponibili nelle pagine web del sito comunale.
50 milioni di euro:
Il contributo complessivo stanziato dal Governo per le 12 città è di 50 milioni di euro, e per quanto riguarda l’entità del contributo, finalizzato all’acquisto di generi alimentari e al pagamento delle bollette energetiche e delle forniture di gas, può variare da 231 euro per le famiglie di due componenti, ai 404 euro al mese per le famiglie più numerose. Il bando dovrebbe essere pubblicato a luglio dopo il rilascio del nulla osta da parte dei ministeri coinvolti. Di questi, solo per fare qualche esempio, 1.114.00 euro saranno destinati al Comune di Verona. Gli aventi diritto della nuova social card potrebbero essere qui circa 1.700. In realtà i beneficiari saranno solo 300, a causa dei requisiti molto precisi. Sono esclusi, ad esempio, i nuclei senza figli e quelli con disoccupati cronici. A Palermo le domande si possono già presentare, fino al 20 luglio, presso le sedi delle circoscrizioni, allegando alla domanda una fotocopia del documento di identità e l’Isee. A Milano, invece, sono stati destinati 5.588.000 euro. Secondo le stime del Comune ne potranno beneficiare circa 1.500 famiglie. La documentazione necessaria per richiedere la social card 2013 si trova presso i Comuni e la richiesta deve essere effettuata da un componente della famiglia direttamente al Comune di residenza rispettando tempi e modi stabiliti dal Comune stesso.
Redazione TorinoFree.it
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