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Dopo Draghi: alle urne con una nuova geografia dei collegi elettorali

Da Alberto Garbarino

Luglio 21, 2022

Dopo Draghi: alle urne con una nuova geografia dei collegi elettorali

Oggi Mario Draghi comunicherà alla Camera la sua intenzione di dimettersi e, verosimilmente, al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, non resterà che sciogliere le Camere e indire nuove elezioni politiche.

Elezioni politiche di cui già si ipotizzano le date: l’ultima domenica di settembre o la prima di ottobre. Un tempo strettissimo, come del resto richiede la situazione.

Il sistema con cui si torna alle urne non potrà che essere quello in vigore. 

Sulla Gazzetta Ufficiale del 29 dicembre 2020 è stata pubblicata la rimodulazione dei collegi elettorali resasi necessaria a seguito del taglio dei parlamentari, passati da 945 a 600 (400 alla Camera e 200 al Senato).

I nuovi collegi si basano sul cosiddetto “Rosatellum Ter”, sistema elettorale che prevede il 36% dei seggi assegnato col sistema maggioritario (collegi uninominali in cui viene eletto solo il candidato più votato), e il 64% ripartito proporzionalmente tra i collegi plurinominali (i partiti presentano un listino bloccato e i seggi sono assegnati in base ai voti ottenuti da ciascuna forza politica). 

Per quanto riguarda Montecitorio i deputati eletti nei collegi plurinominali (cioè con il sistema proporzionale) si riducono da 386 a 245, mentre quelli eletti con il maggioritario passano da 232 a 147. 

Scendono da 12 a 8 i deputati eletti all’estero. 

A Palazzo Madama si scende da 193 a 122 senatori nei collegi plurinominali e da 116 a 74 in quelli uninominali.

I senatori eletti all’estero calano da 6 a 4.

Una rimodulazione che spezza in due la provincia di Cuneo. Ma che finisce per riguardare anche la provincia di Torino.

Infatti, uno dei due collegi uninominali che interessano la Granda stabilisce che Alba, Bra e i piccoli Comuni di Langhe e Roero siano accorpati alla provincia di Asti.

L’altro collegio camerale cuneese va da Cuneo a Ceva, passando per Saluzzo, Savigliano, Fossano e Mondovì.

In altri termini, si è riproposta – almeno per la Camera – la stessa divisione geografica delle Asl, Cn1 e Cn2. Su quest’ultima, però, i numeri della popolazione non erano sufficienti per cui l’area ha dovuta essere ampliata alla provincia di Asti.

Per quanto riguarda il Senato, il collegio senatoriale di Cuneo risulta oltremodo esteso perché i poco meno dei 250 Comuni della Granda vengono accorpati ad un cospicuo numero di Comuni della provincia di Torino, comprese città di media grandezza come Pinerolo, Carmagnola e Carignano, coi rispettivi hinterland.

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Alberto Garbarino

Alberto Garbarino, 30 anni di Genova (GE) , Laureato in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli studi di Genova, Redattore presso Wolf Agency di Monalieri (To). Amo lo sport , il cinema e l'attulità.

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