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Piano d’emergenza nazionale sulla crisi energetica: tagli di luce e gas e coprifuoco per il settore commerciale

Da Federica Felice

Luglio 13, 2022

Piano d’emergenza nazionale sulla crisi energetica: tagli di luce e gas e coprifuoco per il settore commerciale

La fase due dell’Austerity, ovvero il piano d’emergenza deciso dal nostro Governo, per contrastare la crisi energetica in Italia dovuta alle tensioni con la Russia e la guerra in Ucraina, prevede un risparmio di circa il 20% della fornitura russa attraverso grandi tagli e razionamenti di luce e gas e coprifuoco per gli esercizi commerciali.

Piano d’emergenza contro la crisi energetica in Italia: le restrizioni e i coprifuoco

Le misure sono drastiche e molto restrittive; per prevenire una crisi energetica nel nostro Paese, il Governo punta su alcune “accortezze” e decisioni da attuare per il piano 2 d’emergenza – piano Austerity nazionale.

Nel dettaglio, si vorrebbe il coprifuoco per i negozi e per i locali rispettivamente alle ore 19 e alle ore 23 e la chiusura anticipata per gli uffici pubblici alle ore 17.30. Mentre, altri punti per il razionamento delle forniture e messa in atto del piano emergenziale riguardano:

  • temperatura fissa nelle strutture pubbliche, pari a 19 gradi d’inverno e a 27 gradi d’estate;
  • i termosifoni nelle abitazioni private avranno dei limiti sugli orari e la riduzione di 2 gradi della temperatura;
  • tagli e riduzioni d’orario per l’illuminazione pubblica in città e in strutture di servizio pubblico, fino ad un 40%; un lampione su due funzionante durante la notte.
  • limiti e riduzioni di riscaldamento in inverno e aria condizionata in estate nelle case e riduzione dell’illuminazione esterna delle abitazioni private e dei condomini.

Queste misure estreme non sono ancora ufficiali e documentate, ma una bozza delle manovre governative nelle casistiche estreme in cui potremmo ritrovarci a causa di un’emergenza energetica, afferma Franco Marinoni, direttore Confcommercio Toscana. Finché ci sarà il blocco di fornitura di gas dalla Russia, si dovrà centellinare e distribuire bene la fornitura che abbiamo e trovare una fonte alternativa interna per colmare le necessità pubbliche e private.

L’idea di nuovi coprifuoco ci potrebbe riportare al doloroso periodo pandemico, dove la libertà ci è stata negata e dove l’economia dei commercianti, ma anche dei privati, ne ha risentito parecchio e ha generato chiusure di locali in massa. Senza contare la conseguenza di rimbalzo per noi cittadini, privati di normali attività quotidiane e serali, strettamente correlate anche alle aperture di negozi e locali.

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Federica Felice

Formata come Interior&Garden Designer, ho frequentato un corso di giornalismo che mi ha permesso di prestare servizi come copywriter e ghostwriter. Sono curiosa di natura e, tra i diversi interessi, ho la passione per la fotografia e i libri/film gialli.

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