Iveco a Torino dopo 11 anni per assemblare nuovi motori

Lo scorso 20 giugno, Iveco ha ufficialmente annunciato che, a Torino, si torneranno a produrre i motori dei mezzi del futuro della casa.

Sono passati 11 anni dalla chiusura delle produzioni italiane di Iveco. Oggi, il ritorno a Torino è ufficiale. L’azienda produrrà autobus elettrici e a idrogeno negli stabilimenti di Foggia e Torino, prevedendo una formazione di oltre 7000 dipendenti, divisi sul territorio in 6000 a Torino e 1.500 a Foggia. Gli stabilimenti piemontesi si occuperanno dell’ingegnerizzazione e della fabbricazione dei pacchi batterie. Si stima che, i primi autobus della casa, vedranno la luce già nella primavera del 2023. Un passo importante nell’innovazione e nel ritorno su una vetrina internazionale di spicco nel mercato dell’automotive per una città, quella di Torino, sempre stata in prima linea nella storia del panorama di riferimento.

L’entusiasmo degli enti di riferimento

Ovviamente, la notizia del ritorno di Iveco a Torino dopo ben 11 anni non ha potuto non inorgoglire le Istituzioni, come il resto delle entità coinvolte. La vocazione industriale della città torna a splendere di nuovo lustro, come rimarca il sindaco Lo Russo, con la promessa che la Regione si impegnerà nel creare le migliori condizioni per attrarre nuovi investitori. La transizione ecologica nel mondo dell’automotive prende sempre più forma e, al momento, Torino torna a rivelarsi un punto nevralgico del rivoluzionario sviluppo della scena.

Anche i sindacati si dicono entusiasti per la notizia, pensando all’aumento delle occupazioni e all’aumento delle infrastrutture sul territorio; un risultato, questo, ottenuto grazie alla riorganizzazione delle prospettive industriali del Piemonte, insieme, ovviamente, all’elevata professionalità del personale disponibile sul territorio. Insomma, il ritorno di Iveco a Torino rappresenta un punto di svolta davvero significativo per la Città della Mole, nonché un’appassionante sfida per gli attori maggiormente coinvolti.