Vacanze estive un lusso, a causa dei forti aumenti i piemontesi restano a casa

I dati UNC Piemonte (Unione Nazionale Consumatori) rivelano che il 18% degli abitanti piemontesi passerà le vacanze estive a casa, a causa dell’impennata dei prezzi di strutture, trasporti e ulteriori spese extra. Ma i prezzi sono aumentati in quasi tutte le categorie.

Piemontesi a casa, le vacanze sono un lusso

Dalle analisi statistiche svolte dall’UNC piemontese si evince un dato allarmante, ovvero che, a causa della maggiorazione dei prezzi nei diversi ambiti, gli abitanti piemontesi si vedrebbero alleggerire il portafoglio di circa 200 euro in più, per 15 giorni di ferie, andando quindi a spendere circa il 19% in più.

Proprio dall’inizio di questa primavera, si è visto schizzare alle stelle il prezzo delle strutture turistiche, le quali hanno visto un aumento del +9,7% rispetto al 2021. Sicuramente, alla base di questi forti rincari vi è la necessità di recuperare, almeno in parte, tutti gli utili andati persi durante i due anni di pandemia dove il settore turistico è stato in cima alla lista per il forte impatto economico negativo.

Ma non solo, perché il caro energia e gli aumenti del carburante vanno anch’essi ad incidere (e di molto) sulle decisioni delle persone e sulle loro possibilità economiche.

Nel dettaglio, per quanto riguarda le vacanze estive, scopriamo gli aumenti per il soggiorno presso le diverse strutture alberghiere rispetto ad un anno fa secondo i dati UNC:

• B & B, agriturismo o pensione: +4,5%;
• campeggio o villaggio vacanze: +7,2%;
• serata in pizzeria o cena al ristorante: rispettivamente +3,7% e +3,1%;
• biglietti per il trasporto in nave: +10,1%;
• entrata ai parchi divertimento: +3%;
• entrata ai musei: +7,4%;
• piscina e sport: +4%.

(Fonte ANSA).