Confartigianato: 2 giovani su 10 non studia o non lavora
Da Isan Hydi
Maggio 31, 2022
Le imprese italiane faticano a trovare il 52% della necessaria manodopera qualificata.
In Piemonte la percentuale di neet (giovani tra 19 e 29 anni) è pari al 19,2% Sono 12.265 imprese artigiane in Piemonte con a capo un under 30 (6825 a Torino) Tasso di occupazione (sul totale dei giovani tra 15 e 34 anni) è pari al 48,4%
NEET (Not in Education, Employment or Training) indica un settore della popolazione di età compresa tra i 15 e i 29 anni che non è né occupata né inserita in un percorso di istruzione o di formazione.
A livello provinciale il tasso di occupazione nel 2021 dei giovani tra i 15 e i 34 anni: Torino 46,1% (-0,6% rispetto al 2019); Cuneo 56,5% (+0,6% rispetto al 2019); Asti 49,5% (-0,7% rispetto al 2019), Alessandria 52,4% (+4,3% rispetto al 2019); Novara 47% (-0,4% rispetto al 2019); Vercelli 45,5% (-1,7% rispetto al 2019); Verbano 47,4% (-2,95 rispetto al 2019); Biella 44,2% (-6,5% rispetto al 2019)
1,1 milione di giovani under 35 non studia e non cerca occupazione, mentre 40mila giovani tra i 25 e i 34 anni sono espatriati per trovare lavoro.
I paradossi del mercato del lavoro italiano sono analizzati da Confartigianato Imprese in un rapporto dal titolo ‘2022. Tocca a noi!’ Secondo la rilevazione di Confartigianato Imprese, la distanza dei ragazzi italiani dal mondo del lavoro colloca il nostro Paese al primo posto nell’UE per la maggiore percentuale di Neet, pari al 23,1% sul totale dei giovani tra 15 e 29 anni.
La media europea si attesta, invece, al 13,1%. Addirittura, nel 2020, abbiamo toccato il numero più alto nell’ultimo decennio di under 35 inattivi che non studiano e non sono disponibili a lavorare: ben 1.114.000.
In Piemonte 2 giovani su 10 non studiano e non lavorano
Il dato piemontese segnala che la percentuale di Neet (giovani tra 19 e 29 anni) è salita nel 2020 e arrivare al 20% e scendere nel 2021 al 19,2% (la variazione tra il 2019 e il 2021 è pari al 2,7%).
A livello regionale, la percentuale più alta di Neet si riscontra in Sicilia con il 36,3% sul totale dei giovani tra 15 e 29 anni. Seguono la Campania (34,1%), la Calabria (33,5%), la Puglia (30,6%) e il Molise (27,7%). Non brilliamo nemmeno per l‘integrazione tra scuola e lavoro: siamo infatti al 22° posto in Europa per la quota di occupati under 30 impegnati in percorsi formativi, con appena il 5,2% dei giovani di questa fascia di età, mentre in Europa si arriva ad una media del 15,2% e in Germania addirittura si sale al 24,4%.
La fuga dei giovani all’estero
Contemporaneamente cresce il fenomeno della fuga all’estero dei nostri giovani; tra il 2016 e il 2020, tra i giovani italiani under 40 laureati, gli espatri superano i ritorni in Italia di 65 mila unità. Il rapporto di Confartigianato Imprese mette anche in evidenza la voglia di fare impresa dei giovani italiani che ci fa guadagnare il record positivo di Paese europeo con il maggior numero di imprenditori e lavoratori autonomi under 35: ben 694mila e sono 123.321 le imprese artigiane con a capo un under 35.
C.P.
Fonte: www.confartigianato.piemonte.it
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Isan Hydi
Direttore responsabile di Torinofree.it, giornalista e fondatore di Rankister.com e Wolf.agency , esperto in Digital Pr e link building, scrive notizie di attualità e curiosità dal mondo.
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