Ritrovato a Torino un ritratto del Vecellio
Da Claudio Pezzella
Maggio 23, 2022
A circa vent’anni dalla sua scomparsa, i carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale di Torino hanno ritrovato un ritratto creduto perso di Tiziano Vecellio.
Il “Ritratto di gentiluomo con berretto nero”, è tornato sotto la protezione e la custodia dello Stato Italiano. Dipinto, stando al parere degli addetti ai lavori, da Tiziano Vecellio, il quadro è stato restituito il 19 maggio scorso in occasione di una cerimonia appositamente indetta. Il valore dell’opera, secondo le stime, ammonta a circa 7 milioni di euro. All’evento hanno, ovviamente, preso parte il comandante del nucleo, il generale Roberto Riccardi e Luisa Papotti: soprintendente per la Città Metropolitana di Torino.
Tutte le info sul ritrovamento dell’opera
Una coppia di collezionisti piemontesi ha inoltrato una richiesta all’Ufficio Esportazione di Torino nel 2020. Due anni dopo, le indagini hanno dato i propri frutti. I collezionisti avevano dichiarato che l’opera fosse rientrata in Italia dalla Svizzera al fine di effettuare alcune diagnosi e restauri. Pare che l’esportazione del ritratto fosse stata svolta in maniera completamente illecita. Per questa ragione, in giugno partirono le operazioni di sequestro, terminatesi solo qualche giorno fa, quando l’opera è stata, di fatto, confiscata.
Successivamente, si è provveduti ad accertarsi della storia del dipinto e a sincerarsi in merito alla violazione delle direttive per l’esportazione di esso. Pare, infatti, che una recente riforma legislativa abbia inasprito le pene per l’esportazione di opere d’arte priva di licenza. La presenza del certificato avrebbe permesso ai collezionisti di rientrare all’estero con il ritratto incriminato. Già nel 2003, il ritratto fu esportato illegalmente, ma il reato cadde in prescrizione. Oggi, è stato possibile far rientrare l’opera in Italia, punendo gli avventori.
Dettagli sull’autore
Tiziano Vecellio fu un cittadino della Repubblica di Venezia ed uno dei massimi esponenti della scuola veneziana. La sua produzione si estende lungo un arco temporale di circa 70 anni, dal 1506 al 1576.Dipinse la Venere di Urbino, Bacco e Arianna, Diana e Anettone e ritrasse numerosi personaggi storici come Carlo V ed Ariosto. Visse il Manierismo, il Rinascimento ed il periodo della Pittura veneta.
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Claudio Pezzella
Claudio Pezzella, 21 anni, Napoli. Laureato in Culture Digitali e della Comunicazione alla Federico II, lavora in qualità di copywriter con la Wolf Agency di Moncalieri (TO) assiduamente. Copywriter specializzato in articoli di vario genere, musicista, amante dell'arte in ogni sua sfumatura e sempre alla ricerca di nuovi orizzonti culturali.