Loading...

Torino Free Logo Torino Free
sei qui: Home » Rinascimento in Piemonte: a Vinovo la mostra dedicata a Domenico Della Rovere

Rinascimento in Piemonte: a Vinovo la mostra dedicata a Domenico Della Rovere

Da Federica Felice

Marzo 08, 2022

Rinascimento in Piemonte: a Vinovo la mostra dedicata a Domenico Della Rovere

Un salto indietro nel tempo, per rivivere e assaporare il Rinascimento in Piemonte, a Vinovo, presso il Castello Della Rovere, dove verrà ospitata una mostra ispirata proprio ad uno dei protagonisti dell’epoca: Domenico della Rovere.

Mostra a Vinovo: Della Rovere nella storia dell’arte italiana rinascimentale

Nella storia dell’arte italiana il Rinascimento ha un protagonista assoluto nel cardinale
Domenico Della Rovere, esponente di spicco di una potente famiglia aristocratica il cui
castello, a Vinovo, è una delle più importanti testimonianze della stagione post
medioevale in cui l’Italia guidò il rifiorire dell’arte, della letteratura, della scienza e della
filosofia.

Il maniero dei Della Rovere è il protagonista della mostra curata dallo storico
Ilario Manfredini, che sarà inaugurata ufficialmente venerdì 18 marzo alle 18 e sarà
aperta al pubblico da sabato 19 marzo a domenica 12 giugno.

L’esposizione, patrocinata dalla Regione Piemonte, dalla Città Metropolitana di Torino,
dalla Città di Torino e dall’Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento, proporrà una
ricostruzione della straordinaria stagione artistica promossa da Domenico Della Rovere e
dalla sua famiglia in Piemonte e in altre regioni.

Nelle stanze del castello di Vinovo si potranno ammirare miniature, pitture, documenti e
riproduzioni provenienti da vari musei e biblioteche, che segneranno con una puntuale
ricostruzione scientifica e filologica la visita agli ambienti del complesso architettonico che
è una delle realizzazioni più significative nel panorama artistico del Quattrocento
piemontese e che deve il suo splendore e il suo valore storico proprio a Domenico Della
Rovere.

Far rivivere i luoghi culturali: servizi e obbiettivi

La mostra è finalizzata al rilancio della dimora rinascimentale e del suo parco come
luoghi di visita, svago, promozione culturale e turismo e come vetrina dell’intero
territorio.

All’esposizione è abbinato un percorso storico permanente, al servizio dei visitatori, delle scuole e degli appassionati di arte. Nelle sale interne saranno collocati pannelli informativi, dedicati al mecenatismo dei Della Rovere e alla storia del castello.

Nella Sala del Fregio gli argomenti saranno il rinnovamento delle arti, la miniatura e la
preziosa raccolta libraria conservata nel castello dopo la morte del cardinale Domenico.

Nella Sala degli Stucchi e dei Medaglioni si potrà andare alla scoperta della pittura
rinascimentale in Piemonte. Nell’ambiente di Carlo VIII saranno rievocate le figure di
Domenico Della Rovere, Carlo VIII di Francia e Carlo II di Savoia.

Nel salone d’onore del lato nord si troveranno documenti e disegni che contribuiranno a ricostruire le varie fasi costruttive dell’edificio. Nel chiostro si potrà ammirare il cortile cesareo del castello.

Infine si analizzeranno i modelli della speciale tecnica realizzativa conosciuta come
grottesca in ambito vinovese. La mostra si concluderà nella chiesa parrocchiale dove si
potrà ammirare il complesso scultoreo tardo quattrocentesco del Compianto, opera
realizzata per il perduto convento del Tivoletto.

Il percorso sarà adatto anche alle persone con ridotta capacità motoria.

Rinascimento mostra Vinovo
Foto ufficio stampa Città Metropolitana Torino – sposalizio Vergine

Domenico Della Rovere: un mecenate tra Vinovo, Roma e Torino

Nato a Vinovo nel 1442, Domenico si trasferì a Roma nel 1465 seguendo l’esempio del
fratello Cristoforo Della Rovere, protonotario apostolico. Il nobile vinovese avviò la sua
carriera ecclesiastica sotto la protezione del cardinale Francesco Della Rovere, che sarebbe
salito al soglio pontificio con il nome di Sisto IV.

I prestigiosi, impegnativi e remunerativi incarichi presso la Curia romana consentirono a Domenico della Rovere di consolidare la sua posizione, sia a Roma che in Piemonte, soprattutto dopo la morte del fratello nel 1478.

Le fortune economiche e la carriera ecclesiastica del nobile ecclesiastico vinovese ebbero
importanti riverberi culturali e artistici a Vinovo e in tutti i luoghi in cui Domenico della
Rovere mise in campo il suo mecenatismo.

Creato cardinale nel 1478, Domenico Della Rovere diventò Vescovo di Torino nell’anno successivo, consolidando il suo ruolo di promotore e sostenitore degli artisti e dei letterati più qualificati presenti a Roma alla fine del XV secolo.

Fu lui a chiamare il Pinturicchio e le sue maestranze ad affrescare tra il 1485 e il 1490 la villa che possedeva in Borgo Vecchio, ora via della Conciliazione, ma anche la
cappella funeraria in Santa Maria del Popolo, dove fu collocato il sepolcro del fratello
Cristoforo.

Si deve a Domenico Della Rovere la costruzione del nuovo Duomo di Torino, realizzata nell’ultimo decennio del Quattrocento su progetto di Meo del Caprina.

La sua predilezione per i canoni estetici rinascimentali trova una plastica rappresentazione anche nel castello di famiglia a Vinovo, che per suo impulso fu oggetto di una radicale trasformazione negli stessi anni in cui si realizzava il Duomo del capoluogo subalpino.

L’obsoleta struttura difensiva medievale venne trasformata per suo volere in una sontuosa
residenza rinascimentale. Nel XVI secolo il prestigio e il potere dei Della Rovere in
Piemonte proseguirono con Giovanni Ludovico, Vescovo di Torino dal 1501 al 1510, e con
Giovanni Francesco, Arcivescovo subalpino fino al 1515.

Federica Felice Avatar

Federica Felice

Formata come Interior&Garden Designer, ho frequentato un corso di giornalismo che mi ha permesso di prestare servizi come copywriter e ghostwriter. Sono curiosa di natura e, tra i diversi interessi, ho la passione per la fotografia e i libri/film gialli.

Privacy Policy Cookie Policy